Tutte le efficienze delle celle solari in sintesi – aggiornate a dicembre 2023

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Il gruppo di ricerca internazionale guidato dal professor Martin Green dell’Università del Nuovo Galles del Sud, in Australia, ha pubblicato la versione 63 delle “tabelle di efficienza delle celle solari” su Progress in Photovoltaics.

Gli scienziati hanno dichiarato di aver aggiunto sei nuovi risultati alle nuove tabelle da giugno.

Uno dei sei risultati aggiunti alle tabelle è l’efficienza del 25,2% raggiunta dai ricercatori della Northwestern University negli Stati Uniti per una cella di 1 cm2 in perovskite di alogenuro di piombo.

Inoltre, le tabelle includono ora l’efficienza del 22,4% ottenuta dalla statunitense First Solar per una cella al cadmio-telluride (CdTe) di 0,45 cm2, l’efficienza del 26,1% ottenuta dall’Università cinese di Scienza e Tecnologia (USTC) per una cella solare alla perovskite di Pb-alide di 0,05 cm2 e l’efficienza del 26,1% ottenuta dalla Northwestern University e dall’Università di Toronto in Canada per una cella solare alla perovskite di Pb-alide di 0,05 cm2.

Il quinto risultato aggiunto alle tabelle è l’efficienza del 36,1% che il Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems (Fraunhofer ISE) e l’istituto di ricerca olandese AMOLF hanno ottenuto a settembre per una cella solare multigiunzione basata su silicio e semiconduttori III-V come il fosfuro di gallio e indio (GaInP) e l’arseniuro di gallio (GaAs).

Il sesto risultato è l’efficienza del 33,9% che il produttore cinese di moduli Longi ha annunciato all’inizio di novembre per una cella solare tandem perovskite-silicio.

Nella versione 62 delle tabelle, pubblicata a giugno, i ricercatori hanno aggiunto 21 nuovi risultati, un numero record per le tabelle. Il gruppo ha registrato importanti miglioramenti in tutte le categorie di celle dal 1993, anno della prima pubblicazione delle tabelle.

Il gruppo di ricerca comprende scienziati del Centro comune di ricerca della Commissione europea, dell’Istituto Fraunhofer tedesco per i sistemi di energia solare e dell’Istituto per la ricerca sull’energia solare (ISFH), dell’Istituto nazionale giapponese di scienza e tecnologia industriale avanzata, del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti e del National Renewable Energy Laboratory statunitense.

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