Stellantis punta sulle batterie agli ioni di sodio

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Attraverso il suo fondo di venture capital, Stellantis da oggi partecipa come investitore strategico in Tiamat, spin-off francese del Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS), che sviluppa e commercializza la tecnologia delle batterie agli ioni di sodio. Il produttore di auto ha spiegato che si tratta di una delle undici start-up tecnologiche premiate con lo Stellantis Ventures Award nel 2023 ed è la prima ad aver commercializzato una tecnologia agli ioni di sodio in un prodotto elettrificato.

“Questa tecnologia offre un costo inferiore per chilowattora ed è priva di litio e cobalto. La grande disponibilità di sodio offre numerosi
vantaggi in termini di maggiore sostenibilità e indipendenza strategica. La tecnologia agli ioni di sodio promette un accumulo di energia più conveniente rispetto all’attuale tecnologia delle batterie agli ioni di litio, oggi largamente utilizzata.”, riporta Stellantis nella nota stampa.

“Trovare nuove opzioni per disporre di batterie più sostenibili ed economicamente accessibili che utilizzino materie prime con ampia disponibilità è una delle ambizioni chiave del nostro piano strategico Dare Forward 2030, secondo cui azzereremo le nostre emissioni nette di carbonio entro il 2038,” ha dichiarato Ned Curic, Chief Engineering and Technology Officer di Stellantis. “

Oltre alla batteria agli ioni di sodio con Tiamat, Stellantis sta investendo in altre tecnologie alternative per l’accumulo di energia, come le batterie allo stato solido con Factorial Energy e la chimica litio-zolfo con Lyten Inc.

Una notizia di agosto, inoltre, è inerente alla nuova batteria intelligente per auto sviluppata da Stellantis e Saft: IBIS, che integra le funzioni di inverter e caricatore.

Il prossimo passaggio sarà l’utilizzo da parte di Tiamat dei proventi del piano di ricerca dei fondi, di cui fa parte anche Stellantis Ventures, per realizzare un impianto di batterie agli ioni di sodio in Francia. Stellantis racconta che in un primo momento le batterie saranno destinate ad apparecchi elettrici e ad applicazioni di accumulo stazionarie, mentre in futuro la produzione sarà aumentata con prodotti di seconda generazione specifici per veicoli BEV.

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