Lavoro nelle rinnovabili, WRE: aumento salariale del 10-20% in Italia

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In un momento in cui gli operatori del settore lamentano difficoltà a trovare personale, pv magazine Italia ha parlato con Worldwide Recruitment Energy (WRE): il Country Manager Vittorio Migliorini e Laura De Franco, Senior Executive Search Consultant (Energia Rinnovabili). De Franco, che lavora a Madrid, sottolinea che il mercato italiano delle rinnovabili è interessante, con 300.000 nuovi posti di lavoro in creazione solo nel fotovoltaico. Secondo l’esperta di human resources, la posizione più ambita in Italia è quella di sviluppatore di progetti fotovoltaici, soprattutto nella parte settentrionale del Paese. De Franco sottolinea poi la crescita delle piattaforme di investimento nelle infrastrutture rinnovabili in Italia, l’importanza della conoscenza dell’inglese e il quadro generalmente favorevole per i candidati a posizioni in questo settore, che registra un aumento dei salari stimato tra il 10% e il 20%.

Siete una realtà internazionale, perché questo aumentato interesse per il mercato italiano

WRE si distingue come una realtà internazionale presente sul mercato italiano dal 2018. La nostra crescente affinità con il contesto italiano è stata catalizzata dall’impetuosa ripresa del settore delle energie rinnovabili, con particolare attenzione alle prospettive entusiasmanti del mercato. Prevediamo che il solo settore fotovoltaico creerà oltre 300.000 nuovi posti di lavoro, e ciò rappresenta solo la punta dell’iceberg, considerando gli imminenti incrementi nelle tecnologie eoliche, di storage e idrogeno. I dati del 2023 proiettano un quadro eccellente per il mercato italiano, richiamando l’era d’oro del settore delle energie rinnovabili in Spagna. Registriamo una crescita straordinaria del 105% rispetto al 2022, con il collegamento alla rete di 4,5 GW di progetti fotovoltaici. Questo trend promettente continua nel nuovo anno. Va sottolineato che tale prosperità è guidata non solo da un mercato vigoroso ma anche dalla spinta istituzionale dell’Agenda 2030 dell’UE, riflettendo un generale impulso verso la decarbonizzazione, anche a livello aziendale. Questo contesto positivo fa dell’Italia un terreno fertile per le opportunità nel settore, suscitando il nostro interesse e impegno crescenti

Quali sono i profili più cercati in Italia nel mondo del fotovoltaico?

Il 2023 ha visto un notevole aumento della domanda di talenti nel settore fotovoltaico, concentrandosi principalmente sulla costruzione di nuovi parchi solari. Questa transizione verso la fase esecutiva dei progetti ha generato una ricerca più mirata di professionisti, con un incremento delle posizioni focalizzate sulla gestione del progetto, supervisione del cantiere e coordinamento delle aree civili, meccaniche ed elettriche. Nonostante questo cambiamento, la richiesta costante di profili in ingegneria, come Pv Engineer e ingegneri elettrici specializzati in MT e AT, insieme a specialisti di rete, rimane un elemento cardine. In particolare, la posizione più ambita in Italia è quella di sviluppatore di progetti. Le regioni tradizionalmente ad alta attività fotovoltaica, come la Campania, la Puglia, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia, stanno cedendo il passo alle regioni del centro-nord, e questo trend è previsto che continuerà nel 2024. Un’opportunità straordinaria per professionisti del settore che desiderano giocare un ruolo chiave nella prossima fase di espansione del fotovoltaico in Italia.

Provengono da realtà già consolidate nel mondo del fotovoltaico o si tratta anche di new entry?

L’80% delle richieste di profili nel nostro settore proviene dal settore delle energie rinnovabili, ma la nostra visione va oltre. In risposta alle crescenti esigenze del mercato e all’influenza del momento, miriamo a promuovere profili con competenze non solo nel fotovoltaico, ma anche nei settori del biogas, dell’oil&gas e altri settori affini. Non solo cerchiamo esperti consolidati, ma ci impegniamo anche a formare e far crescere profili junior, offrendo loro opportunità di carriera e sviluppo. In Italia, le società consolidate operano principalmente come IPP, sviluppatori, EPC, fondi di investimento e utility. Tuttavia, stiamo assistendo a una crescita notevole delle piattaforme di investimento nelle infrastrutture rinnovabili, che stanno entrando in modo significativo nel mercato italiano. Progettiamo di continuare questa tendenza nel 2024, focalizzandoci sull’acquisizione di asset Greenfield, Brownfield e ready to build, promuovendo così l’innovazione e la sostenibilità nel nostro settore.

La conoscenza di altre lingue è una qualifica necessaria?

Sì, è un requisito nella maggior parte dei casi, poiché la maggior parte degli attori che operano nel settore sono internazionali e questo implica la necessità di conoscere l’inglese in particolare; l’inglese potrebbe essere particolarmente importante per la comunicazione con partner e fornitori internazionali e per la partecipazione a conferenze e negoziati. Inoltre, molte delle tecnologie e delle migliori pratiche nel campo delle energie rinnovabili sono sviluppate e condivise su scala globale, rendendo l’inglese un mezzo cruciale per accedere a queste informazioni. Soprattutto vista la natura internazionale di molte aziende e progetti in questo settore, la conoscenza di una seconda lingua europea (spagnolo, tedesco o francese) è un vantaggio. Tuttavia, secondo uno studio di Truenumbers , solo il 19,7% dei laureati italiani conosce bene l’inglese. Tuttavia, negli ultimi anni, il tasso di conoscenza dell’inglese è aumentato grazie all’apertura di molte scuole di lingua in Italia. Il tasso di conoscenza dell’inglese in Italia è di 535 su 700, collocando il Paese al 26° posto su 35 nazioni europee prese in esame. Tra i motivi principali vi sono l’inizio tardivo dello studio dell’inglese rispetto ad altri Paesi, la mancanza di madrelingua e l’abitudine di guardare film doppiati anziché in inglese. Secondo i dati del 2021, solo il 19,7% degli studenti diplomati ha un livello di inglese C1 o C2, mentre il 43,5% ha almeno un livello B2. A volte, questo requisito, se manca nel candidato, può portare al rifiuto della candidatura e, spesso, alla preferenza del selezionatore per un profilo meno competente dal punto di vista tecnico e con maggiore esperienza nella comunicazione internazionale.

Come intendete procedere? Collaborerete con altre istituzioni o agenzie locali per il recruitment?

La nostra azienda è fortemente impegnata e aperta alle dinamiche dell’industria solare, mantenendo un contatto costante con diverse entità dedicate a questo settore, come associazioni, congressi, istituzioni ed enti di formazione. La nostra partecipazione attiva ai principali incontri e conferenze dell’industria solare ci permette di ampliare le nostre relazioni con le principali aziende energetiche e di consolidare la fiducia di quelle già consolidate nel nostro modus operandi. Il nostro approccio si basa sulla fidelizzazione dei nostri candidati, che comporta la creazione di legami duraturi con professionisti qualificati del settore delle energie rinnovabili. La partecipazione costante ai principali eventi del settore solare ci offre un’opportunità unica di incontrare candidati qualificati, comprendere le loro esigenze e offrire loro opportunità di crescita professionale. In particolare, abbiamo notato una buona visibilità e un aumento costante del nostro business in occasione delle principali fiere di settore. La partecipazione a eventi come Key Energy, i forum dell’associazione Italia Solare (di cui siamo soci), Energyear, Solar Plaza, Elettromondo ed Ecomondo ci permette di essere sempre aggiornati sugli ultimi sviluppi del settore, di stringere collaborazioni significative e di consolidare il nostro ruolo di partner di fiducia per le aziende e i professionisti dell’industria solare. La nostra presenza attiva a questi eventi non solo ci permette di incrementare la nostra rete di contatti, ma testimonia anche il nostro costante impegno nella promozione dello sviluppo sostenibile e delle energie rinnovabili, contribuendo così al progresso del settore e al raggiungimento di obiettivi comuni.

Quali gli aspetti salariali rispetto ad altri Paesi europei? Simili alla Spagna, ma più bassi di Germania e Francia? Di quanto?

In Italia, nel settore solare, si osserva un’evoluzione salariale maggiore rispetto alla Spagna e all’Europa centrale in generale, con un aumento stimato tra il 10% e il 20%. Questo fenomeno è attribuito principalmente alla crescita esponenziale del settore negli ultimi anni. La forte domanda di professionisti nel campo delle energie rinnovabili, in particolare dell’energia solare, ha portato a un aumento delle aspettative salariali da parte dei candidati. I candidati sono sempre più consapevoli della crescente richiesta di competenze specialistiche nel settore e sono quindi più disposti a negoziare salari superiori alla media. Inoltre, le aziende italiane del solare sono disposte a offrire stipendi superiori alla media. Questa tendenza è motivata dalla consapevolezza che la rapida crescita del settore ha creato una situazione in cui la domanda di professionisti supera l’offerta. Di conseguenza, le aziende sono consapevoli della necessità di attrarre e trattenere talenti qualificati, il che si traduce in stipendi più competitivi. In sintesi, le dinamiche salariali nel settore solare italiano riflettono un ciclo in cui le aspettative dei candidati e la disponibilità delle aziende a pagare cifre superiori alla media sono alimentate dalla crescita esplosiva del settore, sottolineando la sua crescente importanza nell’economia italiana ed europea. In particolare, le retribuzioni riflettono la scala gerarchica del settore. Le posizioni più elevate, come quelle di Engineering Manager e Technical Manager, sono le più pagate, rispettivamente con 5.000 e 4.167 euro. Seguono i Senior Project Manager e gli specialisti IT, con 4.167 e 3.542 euro. Le posizioni di Programme Manager, Director, Security Technician e Consultant coprono una serie di responsabilità e gli stipendi riflettono la complessità dei compiti. Ruoli come Quality Assurance Manager e Director hanno retribuzioni più modeste, ma sono fondamentali nel contesto del controllo qualità e della gestione generale.

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