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A Porto Marghera sorgerà un impianto innovativo per il riciclo dei pannelli

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La startup 9-Tech è stata fondata a Venezia il 30 gennaio 2020, iniziando a lavorare alla realizzazione di un impianto pilota per il riciclo dei pannelli fotovoltaici grazie al supporto del progetto Booster ed Accelerator dell’EIT Raw Materials. L’anno successivo sono state richieste le autorizzazioni per l’impianto sperimentale con il supporto del gruppo Veritas che ospita il prototipo nel centro ricerche Green Propulsion Lab.

Nel 2022 9-Tech ha vinto il primo premio alla sfida ESG Intesa SanPaolo Vita e Fideuram vita che ha consentito alla start-up di modificare l’impianto pilota rendendolo operativo, effettuare la sperimentazione del trattamento termico e meccanico, sviluppare e brevettare un trattamento per recuperare l’argento usando reagenti a basso impatto ambientale e aumentare ed estendere i brevetti.

Sul progetto e sulle prossime fasi, pv magazine Italia ha intervistato Pietrogiovanni Cerchier, CEO e fondatore dell’azienda.

Pietrogiovanni Cerchier, CEO e fondatore di 9-Tech, Venezia

Quali sono stati gli step del progetto di Porto Marghera?
La società Depuracque è diventata azionista della società con lo scopo di supportare l’industrializzazione del prototipo e nel 2023 abbiamo vinto il premio Change the World Italia di Fortune Italy e siamo stati inseriti fra le 10 aziende migliori del settore impresa per l’economia circolare. Da gennaio 2023 abbiamo iniziato a coordinare PARSIVAL, un progetto europeo di RIS Capacity Building finanziato da EIT RawMaterials e da ottobre partecipiamo  al progetto horizon EVERPV.

A che punto siete con la sperimentazione?
La sperimentazione del trattamento termomeccanico per il recupero dei materiali è terminata ed i risultati sono stati inviati alla regione Veneto. Adesso stiamo conducendo la seconda fase della sperimentazione che si concentra sullo studio del riutilizzo dei materiali recuperati nelle diverse filiere, in particolare del silicio (queste ricerche sono condotte nell’ambito dei progetti europei Parsival ed EVERPV). In contemporanea stiamo anche procedendo all’industrializzazione con l’impianto di Porto Marghera.

Quando sarà operativo?
A inizio 2024 si è conclusa la sperimentazione e progettazione dell’ impianto da 3000 ton/anno a Porto Marghera. Adesso stiamo predisponendo la documentazione per la richiesta delle autorizzazioni. Possiamo fare delle stime perchè i tempi dipenderanno dall’iter autorizzativo, che deve ancora iniziare. Ci attendiamo che sia pronto nel 2025.

Perchè sorgerà proprio a Porto Marghera?
Per diverse ragioni. Innanzitutto perchè non ci sono ancora impianti dedicati nel Nord Est, mentre qualche impianto di trattamento meccanico in Italia c’è già, ed è importante ottimizzare la logistica con questi rifiuti poichè sono molto pesanti. La seconda ragione è il fatto che il terreno appartiene a Veritas,  per agevolare così l’iter autorizzativo in quanto la pratica sarà richiesta da Veritas. Il terzo motivo: Porto Marghera è un SIN e per il progetto PNRR ciò era considerato positivamente. Non da ultimo,  il sito è vicino al centro ricerche per cui a noi sarà comodo lavorare all’impianto durante la fase di messa a punto.

Quali sono stati i principali traguardi ad ora?
La vittoria del primo premio di Intesa Sanpaolo Vita, la realizzazione dell’impianto sperimentale, l’ingresso in società di Depuracque, la chiusura della sperimentazione nell’impianto sperimentale, l’aggiudicazione con Veritas ed Haiki del progetto PNRR per l’impianto industriale.

Ci sono stati dei brevetti?
Abbiamo 6 brevetti su questa tecnologia, considerando quelli non ancora concessi.
Cosa vi aspettate saranno i risultati nel prossimo futuro?
Speriamo di poter collaudare il nuovo impianto quanto prima. A seguire abbiamo altri progetti e con Parsival, in particolare, stiamo valutando di replicare la tecnologia in Puglia dove, considerata l’entità delle installazioni, ci sarà un estremo bisogno di tali impianti negli anni a venire.

I presenti contenuti sono tutelati da diritti d’autore e non possono essere riutilizzati. Se desideri collaborare con noi e riutilizzare alcuni dei nostri contenuti, contatta: editors@nullpv-magazine.com.

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