Trina Solar spiega a pv magazine la strategia italiana per il 2024: tracker, batterie e moduli n-type vetro-vetro

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Trina Solar punta a presentare nuove soluzioni tracker in Italia entro fine anno. La strategia precedente era più orientata al segmento residenziale in virtù del Superbonus, la cui fine cambierà, pur non fermando, lo sviluppo del segmento.

“Stiamo lavorando a soluzioni di inseguimento per impianti di diverse dimensioni, compresi gli impianti fotovoltaici diffusi in Italia. Tali soluzioni, tuttavia, non saranno progettate specificamente per il settore agro-fotovoltaico, sebbene possano essere applicate anche ad alcuni impianti agro-fotovoltaici”, ha detto a pv magazine Italia Emanuele Carino, sales manager utility scale Italia, sottolineando che la società voglia presentare le proposte commerciali entro fine anno.

La società cinese sottolinea il proprio interesse a puntare sullo stoccaggio in Italia, e non solo residenziale.

“Confermo che l’Italia è uno dei nostri mercati di riferimento per le soluzioni residenziali ed è un mercato chiave per l’accumulo di energia; in effetti, quest’anno il mercato utility italiano potrebbe essere simile a quello del Regno Unito o addirittura più grande in termini di nuove installazioni di accumulo di energia, e cercheremo di conquistare quante più opportunità possibili”.

La società intravede chiare opportunità anche dalle misure per l’autoconsumo.

“Il mercato italiano è un mercato che si è risvegliato. Negli ultimi anni ha dimostrato una forte crescita. Il dato del 2023 è stato trainato dal Superbonus. Questo sul mondo del residenziale. La fine del Superbonus ha calmato la spinta sul residenziale, ma la tecnologia si è affermata nel mondo C&I come uno strumento per ridurre i prezzi dell’energia elettrica. C’è una taglia media di impianti che percepiamo in aumento”, ha detto Carino.

Carino aggiunge che la ricerca sta anche portando a novità in termini di pannelli. Trina Solar si sta focalizzando su moduli n-type ottimizzati per uso residenziale o C&I. Sono vetro-vetro, ma non bifacciali. Trina Solar punta sul dual glass, per la resistenza meccanica maggiore che implicitamente permette una garanzia più lunga e una maggiore predisposizione al riciclo, dice Carino.

“Questo ci permette una garanzia 25 anni per i vizi e difetti di fabbrica e 30 sulla producibilità elettrica”.

Per le CER, la società nata come semplice produttore di moduli, non ha ancora sviluppato pannelli specifici. In questo campo la novità è la strategia commerciale: l’intento è di vendere allo stesso tempo pannelli e batterie. La società con sede a Jiangsu vuole infatti cementare la propria posizione di solution provider.

Secondo Trina Solar, le CER implicheranno infatti un cambiamento degli equilibri. “Sempre più utility e sempre meno piccole e medie imprese. Non tutti gli installatori si sono ancora mossi in modo reattivo”.

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