Accumuli, Italia Solare: 2024 anno di crescita del C&I, 2025 anno per utility scale

Share

Il panorama italiano dei sistemi di accumulo (SdA) al termine del 2023 conta 518.947 sistemi connessi, per una potenza complessiva pari a 3,37 GW e una capacità complessiva pari a 6,65 GWh. Lo dice Italia Solare in un comunicato stampa sui dati Terna, aggiungendo che “il numero dei SdA si avvicina quindi al raddoppio rispetto a fine marzo 2023 (Q1), quando gli impianti connessi ammontavano a 311.188”.

Il 96% della capacità connessa totale è da attribuire ad accumuli associati a impianti fotovoltaici. Il 94,2%, ovvero 515.567 unità, risulta essere associato a impianti fotovoltaici di potenza minore di 20 kW.

“La tecnologia maggiormente impiegata nei SdA continua ad essere la batteria agli ioni di litio, che rappresenta il 99,5% della capacità totale connessa. Fra le altre tecnologie adottate spiccano gli accumuli elettrochimici, ma con batterie al piombo, per un totale di 13 MWh e oltre 1.500 impianti, gli accumuli a idrogeno per 5 MWh e 49 impianti e, infine, i supercondensatori con 3,74 MWh e 339 impianti”, ha scritto Italia Solare.

Secondo l’associazione, lo scenario degli accumuli è destinato a cambiare rapidamente a causa della diminuzione di costi di moduli e batterie e “questo si tradurrà a breve in incrementi di vendite significativi”.

“Il 2024 sarà poi l’anno dell’inizio del mercato dello storage nel C&I, mentre per gli impianti utility scale probabilmente sarà il 2025 l’anno chiave di partenza. Per tutti questi motivi si prevede un’accelerazione del settore rispetto all’anno scorso, con una previsione di capacità installata nel 2024 di circa una volta e mezzo rispetto all’attuale”, ha commentato Mauro Moroni, co-coordinatore del GdL Accumuli e Idrogeno di Italia Solare.

L’associazione spiega che, nel 2023, in Italia, sono stati connessi 287.706 sistemi di accumulo, con una potenza complessiva pari a 2,02 GW e una capacità totale pari a 3,84 GWh, ovvero quasi il 58% della capacità connessa cumulata e l’89% in più della capacità connessa durante il 2022.

“Il 92% (3,53 GWh) della capacità connessa durante l’anno passato è attribuibile ad accumuli associati a impianti fotovoltaici di potenza minore di 20 kW, il 2% circa (80 MWh) è invece il risultato di accumuli associati a impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW e oltre il 5% (203 MWh) è imputabile ai sistemi stand-alone”.

Nel 2023 sono stati connessi 8 dei 9 sistemi stand-alone connessi complessivamente in Italia e di tali 8 accumuli, 5 risultano essere entrati in esercizio nell’ultimo trimestre dell’anno, aggiunge Italia Solare.

“A spiccare tra le regioni, con 1.198 MWh di accumuli associati a impianti fotovoltaici, è la Lombardia, seguita dal Veneto con 911 MWh, dall’Emilia Romagna con 620 MWh e dal Piemonte con 470 MWh. La capacità connessa in totale di queste 4 regioni risulta essere oltre il 50% della totale capacità connessa relativa agli accumuli associati a impianti fotovoltaici in Italia. A seguire, le altre regioni con più capacità connessa sono il Lazio con 425 MWh, la Toscana (419 MWh), la Sicilia (383 MWh) e la Puglia (329 MWh)”.

Gli accumuli stand-alone risultano distribuiti in modo uniforme sul territorio italiano, interessando Piemonte, Veneto, Liguria, Umbria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.

I presenti contenuti sono tutelati da diritti d’autore e non possono essere riutilizzati. Se desideri collaborare con noi e riutilizzare alcuni dei nostri contenuti, contatta: editors@nullpv-magazine.com.

Popular content

Cosa si intende per “disponibilità” per le PAS in aree agricole? Lo spiega lo studio Project Lex
03 Ottobre 2024 Si può ritenere la “disponibilità” sussistente qualora il terreno sia detenuto in forza di contratto preliminare e sia stato al contempo concesso in a...