Fotovoltaico galleggiante senza impatto visivo, in arrivo brevetto italiano per piccoli e medi bacini idrici

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Dopo 16 anni nel settore energie rinnovabili e oltre 13 anni di conoscenza approfondita del fotovoltaico galleggiante, Gabriele Puccetti della TGVH ha voluto mettere a punto una soluzione nell’ambito del fotovoltaico galleggiante. pv magazine Italia lo ha intervistato.

Qual è la genesi del progetto?
Solo in Italia, abbiamo circa 250.000 piccoli e medi bacini idrici per oltre 50 GW installabili. Nel mondo, i piccoli e medi bacini idrici sono decine di milioni e “sfuggono” alle ricerche statistiche sul potenziale del Floating PV (FPV). Il FPV quindi ha un potenziale teorico al mondo che supera i 50 TWp, considerando anche l’aumento dell’efficienza fino al 2060. Si doveva trovare una soluzione diversa dal FPV off-shore, di cui non ne capiamo il senso.

Dove, secondo voi, non funzionerebbe?
Con 50 TWp on-shore, perché produrre il MWh ad alti costi dovuti al dover resistere alle condizioni proibitive del mare? Oltretutto, nelle superfici di acqua dolce, il FPV permette ingente risparmio di risorsa idrica e allo stesso costo della produzione elettrica. Inoltre, le soluzioni di fotovoltaico flottante disponibili oggi hanno costi alti e un impatto visivo ingente, sensibilità ai forti venti e sono fatti di materiali plastici meno adatti alle condizioni d’uso, circa il 99% con HDPE. La conseguenza è quella di frequenti danni e, infine, una durata limitata di cui ci si accorgerà a breve.

Che soluzione avete messo a punto?
Senza occupare terreni, ESFPV offre una rivoluzione nel settore solare con decine di futuri TW nel mondo, con risparmio di risorsa idrica pari a decine di trilioni di MC nella media degli impianti, che è pari a 30 anni. Quindi ESFPV potrà contribuire in maniera consistente alla soluzione del cambiamento climatico. Come? Con oltre 25 TWp per oltre 30.000 TWh e per ogni TW  installato oltre 6 miliardi di MC annui di risorsa idrica risparmiati, quindi 25 TWp equivalgono a oltre 150 miliardi di MC annui, offrendo il minor costo del MWh da solare. Energia rinnovabile a basso costo e risorsa idrica, le maggiori sfide di questo secolo a cui daremo solo con queste innovazioni un importante contributo, stimabile in più del 10% degli oltre 300.000 TWh necessari alla data come produzioni da Rinnovabili, nucleare escluso.

Avete fatto un calcolo anche del risparmio idrico?
Se teoricamente si installassero al 2060 il 50% della potenzialità FPV on-shore, ovvero “soli” 25 TWp, tradotti in risparmio risorsa idrica si avrebbero più di 3 trilioni di MC nella vita utile degli impianti di acqua, a tutto vantaggio di popolazioni, agricoltura ed attività varie. Ecco perché era indispensabile trovare una soluzione come ESFPV che offrisse il minor costo da solare senza i problemi del FPV fino ad oggi. Questo permetterà, non solo installazioni in laghi, dighe, lagune ma anche in milioni di piccoli e medi bacini idrici per energia e acqua disseminati nel territorio.

Avete già individuato aree di installazione?
Sia in Italia che nel mondo abbiamo migliaia di casi di studio, con progetti originali solo in Nord Africa per più di 4 TWp e oltre 6.000 TWh per l’Europa.

Cosa ci può spiegare della tecnologia di prodotto?
Sarà realizzato quasi esclusivamente con materiali riciclati, non avrà nessun impatto visivo poichè piatto (meno di 3 cm/1 pollice sulla superficie dell’acqua) e non sarà sensibile agli eventi meteorologici critici perché non offre appigli al vento. La produzione sarà massima, con un vantaggio fino al 15%, grazie alla minima temperatura dei moduli fotovoltaici. Grazie alla forma e alla fluidodinamica anche sotto la superficie, il sistema di ancoraggio è ridotto al minimo. Si pensi che l’ancoraggio può incidere per più del 20% sui costi del FPV. Inoltre, useremo circa la metà della plastica degli altri sistemi anche perché abbiamo eliminato le “passerelle/camminamenti” per le manutenzioni grazie al nostro originale sistema di manutenzione  che avverrà con un piccolo catamarano elettrico in grado di passare sopra ai pannelli e che potrà gestire fino a 10 MW a settimana. Tutte le innovazione permettono quindi di abbassare sia il CAPEX sia l’OPEX in maniera ingente, portando finalmente i costi del FPV a livello del FV a terra con fondazioni.

Se ora non ci può svelare di più, quando si potrà scoprirne tutti i dettagli tecnici?
Siamo in sviluppo finale e ESFPV sarà alla fiera Intersolar 2024 di Monaco per il lancio mondiale. Sul mercato sarà disponibile entro il secondo quadrimestre del 2025. Inoltre, stiamo sviluppando una soluzione ibrida “ESVHFPV” ideale in lagune a bassa profondità con acqua salata o dolce, con una potenza/ettaro dal 2026 fino a 3 MWp alle minime latitudini e produzione per tutta la durata delle ore solari. Sveleremo a breve anche questa novità mondiale.

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