In Toscana nasce una CER grazie al fotovoltaico sul tetto di una conceria

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Nel comune di Castelfranco di Sotto (PI), la Comunità Energetica Rinnovabile (CER) promossa da Italconcia in partnership con E.ON, sorge in prossimità di un tipico borgo toscano costituitosi intorno all’anno 1000 e coinvolge tutti i tipi di utenza, a parte le grandi imprese.

Il punto di partenza del progetto l’installazione di un impianto fotovoltaico da  154 kW sul tetto della sede dell’azienda toscana, specializzata nella concia di pelle di vitello. Infatti, avendo a disposizione un’ampia superficie di tetto, Italconcia ha accolto positivamente la proposta di E.ON relativa all’installazione di un impianto fotovoltaico sovradimensionato rispetto al fabbisogno energetico aziendale. Il fine è produrre un surplus di energia che può essere condivisa virtualmente con i cittadini per dare vita a una CER.

“Portiamo sul nostro territorio un progetto che punta a coinvolgere attivamente l’intera comunità. Italconcia, già da diversi anni, ha intrapreso un cammino verso una maggiore sostenibilità delle proprie attività produttive. Questo percorso ci ha portato a collaborare con E.ON in un progetto di transizione energetica e condivisione di obiettivi comuni, culminando nella creazione di Be.Energy, la Comunità Energetica del nostro comune”, ha commentato Andrea Martini, CEO di Italconcia.

 

E.ON fa sapere che non sono previsti costi di adesione alla Comunità energetica di Italconcia e vi possono prendere parte tutti i residenziali, le P.IVA, le Piccole medie imprese e le associazioni.

“Far parte della CER consente di accedere alle offerte dedicate da parte di E.ON. Partecipare ad una CER ha senso per tutti, perché consente di accedere a dei vantaggi economici, contribuisce a ridurre il proprio impatto ambientale e in più consente di consolidare il senso di comunità del territorio. Cittadini, professionisti e aziende che sceglieranno di far parte della CER, oltre a contribuire alla riduzione del loro impatto sull’ambiente sfruttando le fonti rinnovabili, potranno beneficiare del pagamento dell’incentivo riconosciuto dal GSE, disponibile per progetti sul territorio e per i membri aderenti”, dichiara E.ON.

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