Il differenziale di prezzo dei pannelli statunitensi si allarga tra quelli di origine indiana e quelli di origine indonesiana/laotiana

Lo spread tra i prezzi dei pannelli provenienti dall’Indonesia/Laos e dall’India rispetto al prezzo medio OPIS DDP USA è aumentato dal 2,65% di inizio aprile 2025 all’11,74% di questa settimana. Il mercato è sempre più nervoso per la minaccia di una nuova indagine sui dazi antidumping e compensativi aperta nei confronti dei fornitori operanti in Laos e Indonesia, che di recente erano diventati un’importante fonte di approvvigionamento di pannelli per il mercato statunitense.

Il prezzo spot dei moduli TOPCon da oltre 600 W DDP US è salito dello 0,76% questa settimana a 0,264 $/W, con le quotazioni dei carichi provenienti dal Sud-Est asiatico che sono salite dello 0,39% a 0,257 $/W e le quotazioni dei carichi provenienti dall’India che sono rimaste stabili settimana dopo settimana a 0,288 $/W. Anche il prezzo spot dei moduli Mono PERC inferiori a 450 W EXW East Coast Warehouse (dai distributori agli installatori) si è mantenuto stabile a 0,325 $/W.

Le quotazioni dei moduli assemblati negli Stati Uniti con celle importate continuano a essere comprese tra 0,26 e 0,33 dollari/W, mentre i moduli con contenuto nazionale – ancora limitati a pochi produttori – sono generalmente quotati tra 0,4 e 0,5 dollari/W.

Lunedì la Commissione Finanze del Senato degli Stati Uniti ha pubblicato una bozza aggiornata della proposta di bilancio che attenua alcune delle modifiche più severe agli incentivi per l’energia pulita incluse nella versione della Camera.

Con la modifica forse più degna di nota, la bozza offre un po’ di respiro agli sviluppatori di energia solare che sperano di ottenere l’ammissibilità al credito d’imposta sugli investimenti (ITC o 48E, che vale fino al 30% dei costi ammissibili) e al credito d’imposta sulla produzione (PTC o 45Y, del valore di 0,60 dollari per kWh prodotto), entrambi istituiti dall’Inflation Reduction Act del 2022 e che hanno determinato un boom record di nuova energia solare sulla rete degli Stati Uniti.

Per il solare e l’eolico, i crediti 48E e 45Y scenderebbero al 60% del loro valore per i progetti che iniziano la costruzione nel 2026 e al 20% per i progetti che iniziano la costruzione nel 2027, prima di essere completamente eliminati entro il 2028. La versione precedente del disegno di legge avrebbe negato i crediti a qualsiasi progetto non in costruzione entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge e in servizio prima del 2029.

In generale, l’industria ha considerato questo aggiornamento come una notizia relativamente buona alla luce delle alternative peggiori. Le associazioni di categoria, come la Solar Energy Industries Association (SEIA), affermano che stanno spingendo per ottenere ulteriori modifiche.

Il disegno di legge precisa le restrizioni relative all’“entità estera di interesse” (FEOC) con soglie di rapporto di costo per determinare l’“assistenza materiale”, che passano dal 40% l’anno prossimo al 60% dopo il 2029.

In una dichiarazione, Mike Carr, direttore esecutivo della Solar Energy Manufacturers for America (SEMA) Coalition, ha applaudito il Senato per aver limitato l’accesso delle imprese cinesi al credito per la produzione di energia pulita avanzata (o 45X) e per aver “reso più efficace il bonus per il contenuto nazionale”.

Ma ha affermato che l’eliminazione graduale dell’ITC (che originariamente aveva mantenuto il suo pieno valore fino ai primi anni 2030) rende questi cambiamenti “funzionalmente irrilevanti”. I repubblicani del Senato hanno dichiarato di voler presentare una legge al Presidente Trump entro il 4 luglio.

La proposta di bilancio approvata dalla Camera il mese scorso avrebbe bloccato l’ammissibilità all’ITC e al PTC per qualsiasi progetto non in costruzione entro 60 giorni dall’entrata in vigore del bilancio, una finestra che si sarebbe probabilmente chiusa in autunno.

Sebbene la legge di bilancio aggiornata di lunedì sera offra due anni di respiro, una fonte di sviluppatori statunitensi ha dichiarato che la minaccia della finestra di 60 giorni è stata sufficiente per avviare una corsa ai moduli. Se la finestra di 60 giorni fosse rimasta, la corsa sarebbe stata esagerata.

La fonte ha detto che questa anticipazione – di interruzioni della politica interna e commerciale – ha applicato “un po’ di pressione al rialzo” che le importazioni dal Sud-est asiatico hanno visto di recente.

Uno sviluppatore ha detto di essere concentrato soprattutto sulla minaccia di una nuova indagine sui dazi antidumping e compensativi aperta nei confronti dei fornitori che operano in Laos e Indonesia.

“Penso che qualunque sia la situazione, sia che le tariffe reciproche rimangano invariate, sia che ci sia un caso di AD/CVD, il tempo passa per le forniture del Laos e dell’Indonesia”, ha detto. “Se si blocca in modo significativo la fornitura di queste cellule, non c’è molto altro da fare”.

OPIS, una società di Dow Jones, fornisce prezzi dell’energia, notizie, dati e analisi su benzina, gasolio, jet fuel, GPL/NGL, carbone, metalli e prodotti chimici, oltre a carburanti rinnovabili e materie prime ambientali. Nel 2022 ha acquisito i dati sui prezzi dal Singapore Solar Exchange e ora pubblica l’OPIS APAC Solar Weekly Report.

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