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Il mercato fotovoltaico europeo è diviso sul significato e sui requisiti del “Made in EU” e le posizioni espresse a pv magazine Italia da Andrea Rovera di Italia Solare e Hector Rodriguez di SMA Italia ne sono uno specchio. Da un lato si vede il “Made in EU” come un’opportunità industriale da aprire anche ai grandi player globali che producono in Europa, mentre dall’altro è considerato un pilastro di sovranità che deve escludere chiunque sia sotto controllo extra-UE, anche se fabbrica nel continente.
“Si configurano due regimi: per i procedimenti in corso alla data del 30 dicembre 2024, l’articolo 20 del D.Lgs. n. 199/2021 continua a trovare applicazione e i progetti localizzati nelle aree c-ter e c-quater possono ancora ritenersi in area idonea. I procedimenti avviati dopo l’entrata in vigore del TU FER, invece, saranno soggetti al nuovo regime introdotto dal D.L. Aree Idonee e si dovrà, pertanto, verificare se l’area prescelta per realizzare l’impianto ricada nel nuovo elenco oppure sia stata esclusa”, ha detto a pv magazine Italia Feliciano Palladino, fondatore e managing director di NexAmm.
Felice Lucia di Jinko Power spiega a pv magazine Italia il nuovo Decreto Aree Idonee. Punti di forza: maggiore certezza giuridica, meno contenzioso, quadro più coerente per FER, digitalizzazione e governance rafforzata. Punti critici: assenza di salvaguardie per progetti in corso, impatti significativi in aree agricole e territori ad alta densità di vincoli.
“Il mio timore è che di questi circa 2 GW entro il 31.06.2026 ne vedremo installati sensibilmente meno, forse anche meno della metà, impantanati in beghe legali tra investitori, sviluppatori ed EPC”, ha detto Antonio Vecchiato, chief operating officer e direttore tecnico presso Green Sentinel Capital, a pv magazine Italia. Aggiunge poi quali potrebbero essere gli strumenti per ovviare ai non pochi problemi.
Nella visione dell’archistar Marco Piva, intervistato da pv magazine Italia il fotovoltaico integrato – che porta architetto e ingegnere a lavorare insieme da subito – smette di essere mera tecnologia accessoria e diventa “materia dell’architettura contemporanea”, che deve essere progettata fin dall’inizio in una sintesi perfetta tra produzione energetica, coerenza architettonica e soluzioni costruttive innovative. Sotto i riflettori i dettagli di casi studio come Princype e le realizzazioni in corso Syre ed Easy a Milano.
pv magazine Italia ha raccolto il punto di vista di cinque avvocati e un esperto sul Testo Unico FER. Saranno pubblicati una decina di articoli a riguardo. Questo il tredicesimo sulle complessità ancora da affrontare.
La pubblicazione dell’appalto dovrebbe avvenire intorno al mese di marzo
La Provincia di Asti ha costituito la sua Comunità energetica rinnovabile (CER), operativa dal 2026 e frutto di un partenariato pubblico-privato con la società Green Wolf. Il piano prevede l’installazione di tre impianti fotovoltaici e offre opportunità di espansione.
La Regione Siciliana ha approvato la Finanziaria 2026-2028, stanziando 24 milioni di euro per energia solidale e rimozione dei rifiuti. Sono previsti 12 milioni per impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, con priorità alle famiglie a basso reddito.
Il “Progetto Solare” avviato con EnerCop prevede l’installazione di oltre 2.000 impianti e circa 200 GWh di energia
Ferma dal 2010 e in attesa di chiusura definitiva nel 2026, la discarica di Pecol dei Lupi, a Cormons, potrebbe diventare un impianto fotovoltaico. pv magazine Italia ha parlato con il consigliere regionale, Enrico Bullian, che ha portato in Regione la proposta e che conta di finanziare la progettazione entro il prossimo anno e ultimare la realizzazione nel 2027.
L’impianto da 70 MW è anche beneficiario del contributo Pnrr
L’azienda italiana, pioniera nella produzione di argilla espansa, sta intraprendendo un percorso fotovoltaico che include un nuovo impianto da 587 kW installato su tre coperture del plant di Lentella (Chieti), che raggiunge il 98% di autoconsumo.
Cinque progetti distribuiti tra Lazio e Puglia
A pv magazine Italia i tecnici di Sentnet hanno spiegato che nel wine resort “Il Collino di Todi” l’impianto agrivoltaico verticale bifacciale SkyGre da 1,2 MW chiude novembre con una sovrapproduzione del 25,9% e ricavi stimati superiori del 25,9% rispetto a un tracker monoassiale di pari potenza, grazie a un profilo di generazione “anticiclico” che intercetta le ore di PUN più alto.
Prevista la realizzazione di una linea pilota e successivamente uno scale-up industriale per la produzione di pannelli a 4 terminali
I produttori europei, che dicono di dimostrare “concretamente di essere in grado di produrre, sviluppare, migliorare i processi industriali e innovare le tecnologie dei moduli fotovoltaici”, chiedono un aggiornamento del registro Enea per garantire una reale neutralità tecnologica, “evitando uno sbilanciamento verso una sola tecnologia, come l’eterogiunzione, e assicurando condizioni di concorrenza eque tra le diverse soluzioni industriali disponibili”.
Il Consiglio chiede inoltre che gli Stati membri possano rifiutare la connessione alla rete di inverter provenienti da fornitori ad alto rischio, e ha avviato il “Forum degli Inverter, dello Stoccaggio e dei Sistemi di Gestione dell’Energia”.
“Di fatto questo consegna un monopolio a 3Sun, dato che nessun produttore è iscritto alla lettera b) e 3Sun è l’unica impresa attiva iscritta alla lettera c), dato che Meyer Burger non produce più in UE”, ha riferito una fonte a pv magazine Italia che chiede di non essere menzionata, aggiungendo che la decisione mette in difficoltà tutti gli altri produttori europei di moduli FV con sede in Italia e in Europa. “Questo maxiemendamento repentino del Governo è un evidente segnale che penalizza il 90% delle imprese iscritte nel registro, di cui oltre il 50% italiane”, ha poi spiegato Andrea Rovera, consigliere Italia Solare.
Trina Solar e Holosolis hanno firmato un accordo di cooperazione strategica in occasione del recente vertice franco-cinese, consolidando il ruolo del produttore cinese come partner chiave in un piano per la produzione di 5 GW di celle e pannelli solari all’anno.
Uno studio dell’Università di Firenze analizza un impianto agrivoltaico di 1 ettaro a Sesto Fiorentino progettato per rispettare le linee guida italiane sugli impianti “avanzati”, valutando in dettaglio ombreggiamento, rese colturali e ritorni economici. pv magazine Italia ha intervistato uno dei ricercatori, che evidenzia come l’agrivoltaico a patata in Italia centrale può ridurre moderatamente la resa agricola, ma aumentare l’efficienza d’uso del suolo, mantenendo una redditività interessante soprattutto dove il terreno è oggi abbandonato.
Durante un webinar organizzato da pv magazine Week Europe 2025, i relatori hanno previsto che la quota di mercato delle celle solari back contact (BC) raggiungerà quella del TOPCon verso la fine del decennio, prima che la tecnologia tandem inizi a diffondersi su larga scala all’inizio degli anni ’30.
Ricercatori della Cattolica hanno simulato un impianto di digestione anaerobica alimentato da energia agrivoltaica per la produzione di biometano e lo hanno ottimizzato in otto scenari, utilizzando pannelli montati verticalmente in alcuni casi con inseguitori monoassiali e in altri con inseguitori biassiali.
I ricercatori del Fraunhofer ISE hanno sviluppato una cella solare tandem in perovskite-silicio utilizzando una cella bottom TOPCon con superfici frontali testurizzate standard. I loro risultati dimostrano che le celle bottom TOPCon possono avere prestazioni paragonabili a quelle delle celle a eterogiunzione nei dispositivi tandem in termini di resistività shunt, supportando una produzione industriale scalabile ed economica.
La società cinese dichiara di aver aumentato il grado di efficienza delle sue celle solari tandem in perovskite-silicio dal 34,22% al 34,76%, come confermato dal China National PV Metric & Testing Center (Npvm).
Il progetto Integra, guidato dal capofila Regran e insieme all’Università di Catania, EikoPower e Pragma Etimos, ha ottenuto il primo posto nel programma Mission Innovation 2.0 del Mase, ottenendo un finanziamento superiore a 2,8 milioni di euro.
Parte da Quarona (Valsesia) il progetto europeo H2SCORE, coordinato dal Politecnico di Torino e finanziato da Horizon Europe – Clean Hydrogen Partnership, per testare sistemi innovativi di produzione, stoccaggio in idruri metallici e utilizzo dell’idrogeno a supporto di comunità energetiche più autonome, flessibili e a basse emissioni.
La riduzione dei costi dei sistemi di accumulo sta rivoluzionando il settore dell’energia solare. Secondo il think tank energetico Ember, i dati raccolti anche dalle aste italiane del 2025 mostrano che i prezzi delle batterie su scala utility sono ormai scesi a 65 USD/MWh al di fuori di Cina e Stati Uniti, aprendo la strada a un modello in cui l’energia solare può essere fornita quando serve, non solo durante le ore diurne.
Al 30 novembre 402 istanze di connessione data center per 68,45 GW: i numeri dall’aggiornamento del portale Econnextion.
Lo afferma Wood Mackenzie, specificando che la Germania continua a guidare il mercato dello storage a batteria con una domanda prevista di 18 GW nel segmento utility‑scale e 8 GW dalle applicazioni commerciali e industriali nel prossimo decennio.
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