Rivolto a enti pubblici per impianti in autoconsumo
“Il blackout nella penisola iberica non ha fatto altro che catalizzare il processo decisionale. A fronte dei rischi di distacchi diffusi paventati da Terna per la prossima primavera, e dagli enormi danni economici che ne conseguirebbero, Arera non ha potuto fare altro che accogliere le proposte “emergenziali” del gestore di rete”, ha detto Fulvio Ferrari, founding partner di Higeco More a pv magazine Italia .
L’azienda svizzera Insolight ha inaugurato un impianto da 250 kW su frutteti di mele, pere e albicocche a Conthey, che produce 300 MWh all’anno per la rete elettrica, in collaborazione con Agroscope, Romande Energie e il Cantone del Vallese.
L’azienda svizzera Phenogy ha lanciato un sistema di accumulo di energia a ioni di sodio su scala megawattora in un sito commerciale vicino all’aeroporto di Brema, nel nord della Germania. Con questo progetto, il produttore svizzero fa il suo debutto sulla scena europea dell’accumulo di energia, sostenuto dall’ambizione di sviluppare una produzione locale completamente integrata verticalmente.
“La sentenza afferma a chiare lettere che la norma regionale è illegittima in quanto introduce limitazioni non previste dalla normativa nazionale restringendone il campo di applicazione in assenza di qualsivoglia presupposto legittimante contemplato dalla disciplina di riferimento e dunque con essa in contrasto”, ha detto Domenico Segreti a pv magazine Italia . Fino ai primi di novembre la sentenza potrebbe ancora essere impugnata al Consiglio di Stato.
Un rapporto di SolarPower Europe e Fraunhofer ISE rileva che i moduli solari prodotti nell’UE costano 0,103 € (0,12 $)/W in più rispetto alle importazioni cinesi, ma politiche mirate potrebbero colmare il divario e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di produzione annuale di 30 GW fissato dall’UE per il 2030.
“La spinta arriva da strumenti come Fast Reserve, Capacity Market e, nei prossimi mesi, dal nuovo meccanismo MACSE, con cui Terna acquisirà capacità di accumulo per bilanciare la rete”, ha detto Anie.
Introdotte misura per evitare speculazioni da parte dei partecipanti, cambiate tempistiche e modalità di copertura dei costi del Piano di valutazione
Una nuova ricerca condotta nei Paesi Bassi ha dimostrato che le energie rinnovabili e lo stoccaggio a breve termine possono soddisfare circa il 92,5% della domanda di elettricità in Europa in scenari energetici futuri, mentre il restante 7,5% può essere soddisfatto dall’idrogeno verde. Gli scienziati hanno considerato l’Europa completamente autosufficiente, senza importazioni o esportazioni di energia o idrogeno, con ciascuno dei 37 paesi inclusi nel modello che presenta un tasso di autosufficienza di almeno l’80%.
Seri industrial ed Eni ambiscono a conquistare oltre il 10% del mercato europeo delle batterie stazionarie, creando un polo integrato tra Brindisi e Teverola.
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