PosHYdon dichiara di voler convalidare l’integrazione di tre sistemi energetici nel Mare del Nord olandese: eolico offshore, gas offshore e idrogeno offshore. Il progetto prevede l’installazione di un impianto di idrogeno sulla piattaforma Q13a-A di Neptune Energy (Eni).
La società di Padova ha progettato Silk Nova EU, “il nuovo modulo fotovoltaico prodotto in Europa”. La società non spiega in quali paesi verrà prodotto, ma riporta che risponde ai requisiti dell’art. 12 comma 1 lettera a) del Decreto-legge del 09/12/2023 n. 181.
La direttiva sul rendimento energetico degli edifici è entrata ufficialmente in vigore mercoledì, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, e potrebbe fornire energia a 56 milioni di abitazioni.
Il solare ha mantenuto il suo status di fonte di energia elettrica in più rapida crescita al mondo per il diciannovesimo anno consecutivo e ha superato l’eolico diventando la più grande fonte di nuova energia elettrica per il secondo anno consecutivo. Lo spiega il rapporto di Ember di prossima pubblicazione. pv magazine Italia ha parlato con Sarah Brown.
pv magazine Italia ha parlato con diversi esperti italiani e con l’OMC per capire quali potrebbero essere le tempistiche e le modalità di una eventuale opposizione cinese nei confronti delle misure del PNRR 2 che prevedono incentivi solo per moduli fotovoltaici ad alte prestazioni prodotti nell’Unione europea.
Un gruppo di ricerca internazionale ha proposto di utilizzare l’ossido di ferro e l’ossido di rame per ridurre la temperatura dei moduli fotovoltaici termici (PVT). L’analisi ha dimostrato che i due composti sono in grado di ridurre la temperatura di esercizio dei pannelli rispettivamente del 23,49% e del 34,58%.
Il Parlamento europeo ha approvato il Net-Zero Industry Act, che ora attende l’adozione formale da parte del Consiglio europeo per diventare legge. L’European Solar Manufacturing Council ha accolto con favore la decisione, affermando che “dà il via libera all’acquisto di pannelli solari sostenibili prodotti in Europa”.
I membri del Parlamento europeo hanno approvato il ritiro dell’Unione europea dal controverso Trattato sulla Carta dell’energia, istituito nel 1994 per regolamentare il commercio e gli investimenti nel settore energetico, ma divenuto dannoso per l’attuazione della legislazione sulla transizione energetica negli Stati membri.
Le disposizioni riguardano tutti i prodotti e non si rivolgono a specifiche aziende o industrie. Saranno pubblicate domani sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. I Paesi membri dell’UE avranno tre anni di tempo per applicarle.
La Carta ESC – European Solar Charter – è stata firmata ieri sera a Bruxelles dai 23 Stati membri dell’UE, dalla Commissione europea, dall’European Solar Manufacturing Council (ESMC) e da SolarPower Europe (SPE) per supportare l’industria manifatturiera europea del fotovoltaico. Secondo i firmatari, si tratta di un buon passo iniziale verso la giusta direzione, ma dovrebbe essere ulteriormente reso operativo da azioni concrete di follow-up.
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