Durante Intersolar esperti spiegano il ruolo sempre più importante delle batterie per i sistemi energetici europei, ma non solo quelle stazionarie: anche i veicoli elettrici saranno necessari per la stabilità della rete.
Aias e France Agrivoltaisme si aspettano GW di progetti agrivoltaici avanzati in Italia e Francia, spiegano le due associazioni a pv magazine, aggiungendo che la collaborazione tra Paesi non potrà comunque portare a una normativa uniforme a livello europeo. Anche l’associazione tedesca spiega a Monaco di Baviera che si aspetta una crescita sostanziale nei prossimi mesi.
Con l’acquisizione di PH Consulting Engineering, specializzata in ingegneria per progetti fotovoltaici e sistemi di accumulo (BESS), Innovo Renewables si arricchisce di due sedi, una a Roma e una a Monaco, portando avanti un piano di internazionalizzazione e consolidamento nazionale. pv magazine Italia ha parlato con il CEO Bigolin.
Sono 72 gli espositori italiani. pv magazine Italia ha parlato con alcuni di loro per capire le ragioni della loro presenza e gli obiettivi oltre i confini nazionali.
Solargik ha annunciato il lancio ufficiale di Soma Pro a Intersolar 2025, descrivendola come una piattaforma di nuova generazione, basata sull’intelligenza artificiale, “progettata per rivoluzionare il solar tracking e la diagnostica di sistema”. Uno dei principali vantaggi della piattaforma, secondo l’azienda, è la capacità di supportare decisioni più rapide e intelligenti.
Per il progetto pilota sono stati installati 48 moduli sopra cui possono viaggiare i treni.
Il mercato italiano è l’unico a scendere, ma rimane sopra soglia 100€/MWh, rimanendo il più caro in Europa. Seguono poi mercato N2EX del Regno Unito e il mercato tedesco con 94,55 €/MWh e 77,31 €/MWh.
pv magazine Italia ha intervistato Daria Barbieri, responsabile Marketing Roof & Water care di Renolit Alkorplan, sulle tendenze di tetti e coperture al servizio del fotovoltaico e della tecnologia integrata che l’azienda tedesca propone al mercato italiano ed europeo.
Fraunhofer ISE e il fornitore tedesco di sistemi di protezione dalle intemperie VOEN Vöhringer stanno testando un sistema agrivoltaico che sfrutta le strutture di copertura delle colture esistenti per supportare i moduli solari, eliminando così la necessità di un sistema di montaggio dedicato.
Le ultime indagini del Fraunhofer ISE dimostrano comunque che i test UV convenzionali possono esagerare significativamente l’effetto di degrado. La diminuzione massima delle prestazioni arriva al 5%, ma molti moduli non registrano alcuna perdita di efficienza.
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