Aurora Energy Research ha presentato la terza edizione del suo rapporto sull’attrattiva dei mercati europei delle batterie . Lo studio ha esaminato 24 paesi europei, evidenziando i mercati più attraenti per gli investimenti nei sistemi di accumulo dell’energia a batteria. Gran Bretagna, Italia e Irlanda I-SEM sono i primi mercati.
La Commissione europea ha annunciato le 30 isole selezionate per ricevere “assistenza completa” nei loro tentativi di raggiungere il 100% di energia rinnovabile entro il 2030.
Il governo irlandese prevede di raggiungere l’ambizioso obiettivo di installare 8 GW di energia solare entro la fine del decennio. Afferma che lo farà attraverso le misure esistenti, come il Renewable Electricity Support Scheme (RESS) e il sostegno alla microgenerazione, oltre a un nuovo e più piccolo Small-Scale Renewable Electricity Support Scheme (SRESS) che sarà lanciato nel 2024.
“Sulla strada della neutralità climatica: potenziare il quadro europeo per le energie rinnovabili”. Il manifesto degli 11 Paesi europei parte del gruppo Friends of Renewables.
Una nuova ricerca dimostra che le pompe di calore ibride che combinano una pompa di calore elettrica e una caldaia a gas rappresentano una soluzione tecnicamente fattibile ed economicamente sostenibile per decarbonizzare parzialmente la fornitura di calore nelle abitazioni più vecchie. I prezzi del gas e dell’elettricità, tuttavia, sono fattori cruciali negli scenari reali.
Bosch vende attualmente le nuove pompe di calore nei mercati DACH (Austria, Germania e Svizzera) e prevede di espandere le vendite in altri mercati europei a settembre. I nuovi prodotti utilizzano il propano come refrigerante e diffusori acustici integrati. Il produttore offre anche un misuratore/sensore di potenza che consente alle pompe di calore di funzionare con qualsiasi impianto fotovoltaico esistente e con una soluzione di accumulo a batteria.
Mitsubishi Electric ha lanciato un esperimento per valutare l’efficienza delle pompe di calore nel controllo della risposta alla domanda sulle Isole Aran in Irlanda e sull’Isola di San Pietro in Italia, comunemente chiamata “Carloforte”. Nell’ambito del progetto REACT dell’Unione europea, verranno implementate anche soluzioni solari, eoliche e di stoccaggio per migliorare l’autosufficienza energetica delle isole remote.
Secondo Aurora Energy Research, l’Europa è sulla buona strada per installare almeno 95 GW di sistemi di accumulo a batteria grid-scale entro il 2050, rispetto agli attuali 5 GW di capacità installata, con un investimento di oltre 70 miliardi di euro (76,9 miliardi di dollari).
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