La ricerca di lavoro nell’ambito del fotovoltaico è in grande fermento. Qui una selezione di offerte da imprese del settore (6 settembre 2024).
In Sardegna proseguono gli incontri tra giunta e amministrazioni comunali per discutere e partecipare attivamente alla definizione delle aree idonee, non idonee ordinarie e vincolate all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Dopo Sassari e Olbia nella prima giornata, la presidente Todde si è recata ieri a Oristano.
pv magazine Italia ha parlato con gli avvocati Sani e Sposato per capire il significato della decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la moratoria sarda. Poche le certezze.
La Giunta regionale della Sardegna, tramite un’apposita cabina di regia, sta redigendo un disegno di legge per l’individuazione delle aree idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili sull’isola. Tramite una nota, l’assessore Spanedda rende noto che a metà settembre il ddl arriverà in Consiglio per ottenere l’approvazione entro i due mesi e mezzo successivi.
In totale sono 33 fotovoltaici e 4 eolici i progetti in Sardegna che hanno iniziato i lavori prima del 3 luglio e di cui Emanuele Cani parla in una nuova nota rilasciata “per continuare a fare chiarezza” sulla moratoria.
Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, ha diffuso una lettera diretta al popolo sardo in cui risponde alle accuse ricevute in merito alla gestione delle rinnovabili in Sardegna e, in particolare, nell’individuazione delle aree idonee e della moratoria.
Il contributo a fondo perduto potrà raggiungere l’80% delle spese ammissibili; le imprese avranno la possibilità di adottare soluzioni di autoconsumo condiviso e potranno partecipare in forma aggregata.
Elettricità Futura ha denunciato alla Commissione europea la moratoria della Sardegna contro eolico e fotovoltaico in quanto sarebbe “in netto contrasto con il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (articoli 4, 49, 56 e 194), con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (articolo 16) e con la Direttiva UE 2018/2001 “Direttiva RED”.
Durante il primo semestre 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, la potenza connessa imputabile al settore residenziale è diminuita del 21%, quella relativa al C&I è aumentata del 60% e la potenza attribuibile al settore utility-scale è aumentata del 240%. Sei regioni hanno installato il 63% della potenza.
La ricerca di lavoro nell’ambito del fotovoltaico è in grande fermento. Qui una selezione di offerte da imprese del settore (9 agosto 2024).
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