“Le Regioni vengono così private di strumenti per il governo del territorio nell’installazione di grandi impianti agrivoltaici”, ha detto l’assessore all’ambiente e all’energia della Regione Umbria, Thomas De Luca, aggiungendo che solo il 4% dell’Umbria sarebbe individuabile come area idonea per l’installazione di impianti a fonti energetiche rinnovabili ai sensi del DL 175/2025.
“Lo Stato crea aspettative, mobilita migliaia di enti locali e imprese, e poi toglie le basi economiche su cui tutti stavano lavorando”, ha detto a pv magazine Italia Salvatore Midili, AD di Energyhub e referente regionale di Italia Solare per la Sicilia. “La comunicazione del Mase di drastica riduzione dei fondi a disposizione è stata come un fulmine a ciel sereno: non possiamo più garantire ai clienti la disponibilità dei fondi fino al termine non solo dell’istruttoria del GSE (che spessissimo sfora i 90 giorni promessi) ma anche della delibera del Ministero”, ha spiegato
Francesco Caponeri, avvocato dello Studio Legale Duranti & Associati, aggiungendo che le domande che verranno presentate dallo studio scenderanno da 8 MW a 3 MW. La Regione Umbria chiede al Governo di rivedere le proprie decisioni.
Surplus fotovoltaico diventa un benefit in bolletta per i dipendenti: il modello di Lechler, in provincia di Perugia, si affianca ai casi de Il Borro in Toscana e PlanGreen. in Romagna. all’estero prevalgono altre dinamiche come community solar, sconti sugli impianti domestici e salary sacrifice.
Thomas De Luca, assessore all’Energia dell’Umbria, lancia un’allarme sull’ultima bozza circolata del DL Energia poiché rischierebbe di bloccare la transizione energetica regionale
La Comunità energetica rinnovabile (CER) Green Zone installerà fotovoltaico fino a 1 MW in quaranta aree umbre, corrispondenti alle cabine primarie presenti sul territorio. Il Presidente Trottolini spiega di essere soddisfatto della legge regionale aree idonee, ma anche di auspicare ad alcuni interventi da parte della Regione.
In questo articolo per pv magazine Italia, Giovanni Giustiniani, Senior Permitting & Environmental Consultant di Nexta Capital Partners, passa in rassegna quelle che percepisce come le principali novità normative del mese di ottobre.
L’opera collegherà le stazioni elettriche di Villavalle (Terni) e Santa Barbara (Arezzo) e consentirà di incrementare la capacità di trasporto dell’energia
Superfici e coperture di edifici, parcheggi, insediamenti produttivi esistenti o dismessi, discariche e cave cessate o abbandonate, spazi adiacenti alla rete autostradale e alle linee ferroviarie entro 300 metri, zone in cui ricadono impianti dedicati a comunità energetiche rinnovabili sono considerate aree idonee.
Approvato in II Commissione con quattro emendamenti tra cui uno che chiarisce l’applicabilità alle richieste di valutazione ambientale e autorizzative in corso per ciò che riguarda la qualità progettuale, i criteri valutativi e le integrazioni documentali
VSB Italia spiega a pv magazine Italia che i pannelli saranno posti ad un altezza minima di 2,1 metri.
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