Secondo un nuovo rapporto della società di gestione del rischio DNV, entro la metà del secolo il costo livellato dell’energia (LCOE) per il solare fotovoltaico sarà di 0,021 dollari/kWh. Si prevede che il tasso di apprendimento del solare diminuirà dal 26% al 17% entro il 2050.
Secondo l’analista di Axpo Sommer, le prospettive dei mercati energetici europei stanno migliorando a causa delle condizioni meteorologiche europee di settembre e della ripresa nucleare francese. Rileva però anche una diminuzione della produzione industriale britannica.
PVcase lancia PVcase Roof Mount, uno strumento che centralizza tutti i processi di progettazione in un unico software che, secondo l’azienda, garantisce velocità e precisione.
Per l’Europa, il settembre 2023 è stato il settembre più caldo mai registrato, con 2,51°C in più rispetto alla media 1991-2020 e 1,1°C in più rispetto al 2020, il precedente settembre più caldo.
Il panorama dell’O&M sta cambiando rapidamente, dice Wood Mackenzie, aggiungendo che nel 2022 ha registrato un’effettiva frammentazione, dopo diversi anni di consolidamento.
SolarPower Europe propone tre misure per salvare la rinascita della produzione solare europea in poche settimane, chiedendo ai governi nazionali di evitare misure protezionistiche.
AleaSoft Energy Forecasting sottolinea, usando dati Irena, che il LCOE medio ponderato globale per gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni è diminuito dell’89% tra il 2010 e il 2022.
Con l’accelerazione delle installazioni solari utility scale, Philip Wolfe, fondatore della società di consulenza sui dati fotovoltaici Wiki-Solar, approfondisce i dati per evidenziare alcune interessanti variazioni nei progressi relativi in tutto il mondo.
Ricercatori cinesi e americani hanno presentato un sistema multistadio di evaporatori e condensatori, configurato per aumentare la circolazione dell’acqua e del sale all’interno di ogni stadio, per un’ottimale desalinizzazione solare passiva che potrebbe portare a un prezzo vantaggioso. Secondo il team è la prima volta che l’acqua potabile prodotta dalla luce solare sia più economica dell’acqua del rubinetto.
In questo articolo Luigi Vesce, del CHOSE – Centre for Hybrid and Organic Solar Energy, Tor Vergata Università di Roma, spiega che la tecnologia DSSC (Dye Sensitized Solar Cell) può essere considerata per applicazioni in serra non solo per supportare il fabbisogno energetico ma anche con lo scopo di controllare selettivamente la luce in ingresso.
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