Il ricorso riporta le questioni di legittimità sollevate dal governo
Premiata la logica della massima resa rispetto alla minore superficie occupata; i progetti soggetti a procedimento autorizzatorio unico dovranno prevedere un programma di compensazioni ambientali non inferiore al 3% dei proventi.
L’assessore alla Difesa dell’ambiente del Friuli Venezia-Giulia, Fabio Scoccimarro, ha presentato ieri i contenuti dello schema di legge per le aree idonee della regione. “L’esigenza è quella di concentrare gli impianti a fonti rinnovabili su superfici già costruite o comunque di minor pregio e non idonee ad altri usi come tettoie, parcheggi, aree di servizio, discariche, siti oggetti di bonifica e, in particolar modo, aree militari dismesse, riqualificando così spazi urbani altrimenti non utilizzabili e che spesso sono un problema per gli enti locali”, ha dichiarato l’assessore.
Se approvate, le nuove norme del Friuli Venezia-Giulia imporrebbero che massimo il 3% della superficie agricola comunale possa essere usato per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra. Potrebbe essere introdotto, inoltre, l’obbligo di preservare una superficie contigua pari almeno a nove volte quella occupata dall’impianto per quelli di potenza superiore a 12 MW.
Approvato anche un emendamento di giunta sull’utilizzo delle coperture con impianti fotovoltaici nei centri matrice, l’assessore Spanedda: “Il testo sembrava che vietasse il fotovoltaico nei centri matrice. Non è così”.
Legambiente ha presentato oggi un rapporto in cui valuta l’iter di definizione della legge per le aree idonee di alcune Regioni italiane. Inoltre, ha pubblicato un elenco di 12 proposte operative per la definizione delle aree idonee di cui 7 interessano il fotovoltaico.
Le Commissioni IV e V del Consiglio regionale della Puglia hanno terminato il ciclo di audizioni sul ddl aree idonee. Tuttavia, a seguito dell’ordinanza del Consiglio di Stato sul DM Aree idonee, l’assessore Delli Noci ha chiesto di potere aspettare la pronuncia del TAR sul decreto.
Nella terza giornata di audizioni sul ddl aree idonee sono stati ascoltati i rappresentanti degli enti istituzionali pubblici. I principali temi emersi sono il problema degli impatti cumulativi e la gestione delle attività di repowering e revamping.
Le province di Grosseto e Livorno particolarmente aggredite, sull’agrivoltaico idea di ricalcare il modello degli agriturismi: sono alcuni dei temi esposti ieri da Monia Monni, assessora all’ambiente della Toscana, durante la prima giornata di audizioni per l’individuazione delle aree idonee all’installazione di impianti FER nella Regione.
Il disegno di legge n. 222 “Disposizioni per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili” prevede concessioni e limitazioni per i progetti nel territorio pugliese. Inoltre, esclude dall’applicabilità alcuni procedimenti autorizzatori che abbiano perfezionato le procedure al momento di entrata in vigore della legge. In questo pezzo analizziamo i 12 articoli che compongono il ddl
Presente sito utilizza I cookie per controllare anonimame il numero di visitatori. Per Maggiori Informazioni, Consultare La Nostra Política de Proteção de Dados.
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.