La Ragioneria Generale dello Stato (RGS) ha “bollinato” il testo del decreto attuativo del Piano Transizione firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
Il Ministero delle Infrastrutture e del Made in Italy (MIMIT) ha redatto una bozza del decreto attuativo del piano Transizione 5.0. Per il fotovoltaico il tetto di spesa varia da 780 a 1.170 euro/kW. Il testo dovrà ora passare dal MEF e dal MASE.
Il Dl PNRR 4 è il più ambizioso in impegni per il fotovoltaico e le rinnovabili, stanziando una cifra di 6,3 miliardi. In attesa che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) chiarisca “il costo massimo ammissibile” al contributo, confrontiamo il Dl PNRR 4 con i precedenti omologhi.
Le preferenze favorevoli sono state 95, contrarie 68 e un astenuto. Il decreto, che aveva già ricevuto il via libera alla Camera il 18 aprile, diventa legge con il testo che rimane invariato.
I voti favorevoli sono stati 140, 91, i contrari e 3 gli astenuti. Il testo passa così ufficialmente al Senato dove verrà discussione a partire da martedì 23 aprile.
Ottenuta la fiducia alla Camera, il Dl PNRR dovrebbe essere approvato in via definitiva entro venerdì. Sul fotovoltaico ordini del giorno su aree idonee, applicazioni in ambito portuale e moduli bifacciali. La discussione del testo in Senato è prevista da lunedì 22.
Tre gli emendamenti approvati per quanto riguarda il fotovoltaico: il 38.59, il 38,84 e il 41.024. Oggi dalle 10 la discussione per la conversione in legge “con votazioni non prima delle 14”.
Tra i quasi 400 emendamenti segnalati rientrano diverse semplificazioni per il fotovoltaico: agevolazioni per impianti asserviti a stabilimenti di produzione di lingotti, fette idonee alla produzione di celle fotovoltaiche bifacciali a eterogiunzione di silicio; cumulazione degli incentivi Transizione 5.0 e Zone Economiche Speciali (ZES).
Il Consiglio dei ministri ha approvato lunedì il decreto-legge PNRR che introduce il piano “Transizione 5.0”. I 6,3 miliardi di euro del piano aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio.
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