Badenova ha installato 912 moduli fotovoltaici vetro-vetro lungo una pista ciclabile nella città di Friburgo, in Germania, nell’ambito di un progetto pilota.
Il paese transalpino ha installato 743 MW di nuova potenza fotovoltaica solo nell’ultimo trimestre dello scorso anno.
Ingaeta ha installato sul tetto dello stabilimento “Francia Latticini” di Sonnino (LT) circa 2.000 moduli fotovoltaici in silicio monocristallino per l’autosufficienza energetica della sua produzione di formaggi.
CNA Veneto ha di recente proposto a Palazzo Chigi di incentivare l’installazione di piccoli impianti fotovoltaici, da 12 a 200 KW, sfruttando le coperture dei 92.000 capannoni presenti, appartenenti soprattutto a piccole-medie imprese. pv magazine Italia ha intervistato un ingegnere strutturale per gettare luce sulla fattibilità tecnica.
L’accordo ha come oggetto l’installazione di un impianto ibrido fotovoltaico/trigenerazione. Sarà composto da una centrale di trigenerazione da 2 MW e da un impianto fotovoltaico da 860 kW integrati tra loro, con la possibilità di essere alimentato anche a idrogeno.
F.lli Franchini realizzerà un impianto fotovoltaico sul tetto della sede di APS Arosio Extrusion a Porzano di Leno, in provincia di Brescia. La potenza sarà di circa 1.250 kW che permetteranno di soddisfare il 30% del fabbisogno energetico dell’edificio.
Clementy Group – una società di investimenti con sede nel Regno Unito – ha abbandonato l’idea di investire 95 milioni di euro nel produttore italiano di inverter Fimer. Secondo la socieà britannica, gli azionisti di Fimer non avrebbero emesso le azioni necessarie per l’investimento. Fimer aveva presentato istanza di protezione dai creditori nel febbraio del 2022.
Sinn Power e Recom hanno installato un impianto fotovoltaico lungo 1 km su un nastro trasportatore in uno stabilimento di produzione di ghiaia tedesco. Hanno utilizzato una struttura in alluminio costruita ad hoc per questo tipo di impianti industriali.
La Cina ha raggiunto una capacità fotovoltaica installata cumulata di 327,4 GW alla fine di marzo, secondo i nuovi dati delle autorità di Pechino.
Scienziati olandesi hanno segnalato un rischio di degradamento più elevato per le celle TOPCon di tipo n con incapsulante EVA a causa della potenziale degradazione dell’umidità. La metallizzazione frontale rende le celle di tipo n più vulnerabili delle celle di tipo p, secondo i test di calore umido realizzati del gruppo di ricerca.
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