I mercati tedesco, italiano e francese hanno registrato un calo nella produzione di energia solare e un aumento dei prezzi. In Spagna e Portogallo, dove la produzione di energia solare è aumentata, i prezzi sono invece scesi.
L’aumento della domanda, legato anche al ritorno delle vacanze e alla ripresa delle attività produttive, sarà un fattore determinante per i prezzi della settimana in corso, con effetti eterogenei nei diversi mercati europei.
Il mercato italiano IPEX ha registrato il calo minore, pari al 5,3%. D’altro canto, il mercato Nord Pool dei Paesi nordici ha registrato il maggior calo percentuale dei prezzi, pari al 65%.
L’Italia registra la diminuzione della domanda di elettricità maggiore in Europa, ma la diminuzione della produzione fotovoltaica fa aumentare ulteriormente i prezzi.
Il mercato italiano ha registrato il prezzo medio settimanale più alto, pari a 128,70 €/MWh. Ha anche registrato i due prezzi giornalieri più alti finora nel 2024, con 136,28 €/MWh il 12 agosto e 133,75 €/MWh giovedì 8 agosto.
Nonostante i record di produzione di energia fotovoltaica in Europa, i prezzi dell’energia aumentano in tutta Europa, fatta eccezione per la Scandinavia.
A differenza degli altri mercati europei, Germania e Italia hanno registrato una diminuzione della produzione di energia solare nella settimana del 22 luglio rispetto alla settimana precedente. Ma l’Italia fa comunque registrare il record di produzione per luglio.
La maggior parte dei mercati europei analizzati ha registrato prezzi negativi il 20 e 21 luglio. Fanno eccezione i mercati britannico, italiano e nordico. Il mercato nordico è il meno caro, mentre l’Italia e il Regno Unito sono rispettivamente il mercato più caro e il secondo più caro in Europa.
Nonostante l’aumento della produzione fotovoltaica in Italia, aumenta il divario tra il mercato italiano e gli altri mercati europei. Nella prima settimana di luglio, le medie settimanali sono state inferiori a 60 €/MWh nella maggior parte dei mercati elettrici europei analizzati. Il mercato N2EX del Regno Unito e il mercato italiano hanno fatto eccezione, con medie rispettivamente di 66,68 €/MWh e 105,50 €/MWh
Settimana scorsa la Germania, che ha registrato il prezzo orario più alto nella storia, ha subito un aumento del prezzo dell’energia all’ingrosso del 64%. Ciononostante il mercato europeo più caro è rimasto comunque quello italiano.
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