Il paradosso italiano: mercato elettrico inelastico, unico in Europa sopra quota 100 €/MWh

Share

Nella quarta settimana di settembre, i prezzi medi dei principali mercati elettrici europei sono diminuiti rispetto alla settimana precedente. Il mercato N2EX del Regno Unito e il mercato IPEX dell’Italia hanno registrato i minori cali percentuali dei prezzi, rispettivamente dell’1,5% e dell’1,8%. Lo dice AleaSoft Energy Forecasting nel suo rapporto settimanale.

“Il mercato Nord Pool dei Paesi nordici, invece, ha registrato il maggior calo percentuale dei prezzi, pari al 26%. Negli altri mercati analizzati da AleaSoft Energy Forecasting, i prezzi sono scesi tra il 12% nel mercato EPEX SPOT dei Paesi Bassi e il 25% nel mercato MIBEL della Spagna”, ha chiarito la società di consulenza spagnola, presentando poi i numeri che non possono che far rabbrividire. Ancora una volta.

Nella quarta settimana di settembre, le medie settimanali sono state inferiori a 70 €/MWh nella maggior parte dei mercati elettrici europei analizzati. Fanno eccezione i mercati britannico e italiano, con medie rispettivamente di 94,34 €/MWh e 109,57 €/MWh. Il mercato nordico ha registrato la media settimanale più bassa, 19,11 €/MWh. Nel resto dei mercati analizzati, i prezzi variavano da 35,15 €/MWh nel mercato francese a 68,00 €/MWh in quello olandese.

Il contesto rende tutto più allarmante

Nella settimana del 23 settembre, l’Italia è stato l’unico Paese europeo a far segnare un aumento della produzione di energia solare. L’aumento, dell’11%, inverte la tendenza delle settimane precedenti. I mercati tedesco e francese hanno registrato i maggiori cali, rispettivamente del 32% e del 26%. Il mercato spagnolo è diminuito del 6,6% e quello portoghese ha registrato il calo minore, pari all’1,9%.

Il mercato italiano ha poi registrato l’incremento maggiore della produzione di energia eolica, con un aumento del 275% della produzione con questa tecnologia rispetto alla settimana precedente.

Sul mercato italiano anche continua il calo della domanda, questo per la quarta settimana di fila. Rispetto alla settimana precedente la domanda è diminuita infatti dell’1%.

Motivazioni

Per quanto riguarda i prezzi dei futures sul gas TTF nel mercato ICE per il FrontMonth, sono rimasti al di sopra dei 35 €/MWh durante la quarta settimana di settembre.

“Sono aumentati in tutte le sessioni, ad eccezione di martedì 24 settembre. In quel giorno, questi futures hanno raggiunto il prezzo minimo di regolamento settimanale, 35,41 €/MWh. Come risultato della tendenza al rialzo della quarta settimana di settembre, venerdì 27 settembre questi futures hanno registrato il loro prezzo di liquidazione massimo settimanale, pari a 38,11 €/MWh”, ha riportato AleaSoft Energy Forecasting.

In altre parole, come già spiegato, l’aumento della produzione fotovoltaica e eolica contano veramente poco visto il sistema di definizione dei prezzi, che dipende appunto dal gas importato.

In lieve aumento anche i prezzi della CO2.

Panorama europeo: calano i prezzi nonostante tutto

I mercati olandese e britannico hanno registrato invece il maggior incremento della domanda di energia elettrica, rispettivamente dell’8,2% e del 7,1%. I mercati tedesco e francese hanno registrato una crescita inferiore, rispettivamente del 2,5% e dell’1,8%.

A livello continentale, nell’ultima settimana di settembre, la produzione di energia eolica è aumentata non solo in Italia, ma in generale nei principali mercati europei e ha registrato record storici di produzione giornaliera per settembre in diversi mercati.

Questo ha favorito il calo dei prezzi del mercato dell’elettricità, nonostante l’aumento dei prezzi del gas e della CO2 e la diminuzione della produzione di energia solare fotovoltaica, dovuta alla riduzione dell’irradiazione solare.

I presenti contenuti sono tutelati da diritti d’autore e non possono essere riutilizzati. Se desideri collaborare con noi e riutilizzare alcuni dei nostri contenuti, contatta: editors@nullpv-magazine.com.

Popular content

Cosa si intende per “disponibilità” per le PAS in aree agricole? Lo spiega lo studio Project Lex
03 Ottobre 2024 Si può ritenere la “disponibilità” sussistente qualora il terreno sia detenuto in forza di contratto preliminare e sia stato al contempo concesso in a...