K.ey energy: produttori pannelli italiani sotto i riflettori

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K.ey Energy,  per la prima volta in forma autonoma e con una veste totalmente rinnovata, ha attirato un notevole interesse lungo i 12 padiglioni, con sei aree espositive tematiche dedicate.

Alla cerimonia di apertura  ha partecipato anche Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha dichiarato “Non sarete lasciati soli. Vogliamo aiutare chi vuole investire e noi vogliamo accompagnarvi lungo la strada della transizione ecologica”. La sua affermazione risponde ai solleciti generali del comparto sul tema della burocrazia, semplificazioni e permitting. “Già molto lavoro è stato fatto con il primo decreto semplificazioni. Stiamo dialogando con i colleghi del Ministero della Cultura per giungere a una sintesi che possa salvaguardare il paesaggio e la transizione energetica”, ha aggiunto il Viceministro.

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Almeno quattro produttori di pannelli fotovoltaici italiani stanno riportando un forte interesse da parte dei clienti, europei e americani, per aumentare la capacità produttiva, notando che al momento la catena di approvvigionamento dipende ancora dalla Cina. 

Oltre 500 brand in fiera e otre 300 operatori qualificati dall’estero, con una presenza ampia di quasi tutti i produttori cinesi di pannelli. Poche le eccezioni. Alcuni operatori internazionali, tra cui Uniper, stanno entrando nel mercato fotovoltaico italiano, con un focus sui PPA.

La tre giorni di fiera prende parte in una superficie espositiva raddoppiata rispetto alle precedenti edizioni di K.ey Energy, con espositori che rappresentano tutta la catena di approvvigionamento. Tra i visitatori molti i giovani.

 

 

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