EOS IM : mercato fotovoltaico italiano tra i più interessanti a livello europeo

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La società di gestione EOS Investment Management Group vede nell’Italia uno dei mercati più interessanti in Europa, sottolineando che l’esperienza accumulata e gli sviluppi normativi stanno già aumentando l’interesse di investitori italiani e internazionali. 

“Innanzi tutto, è un mercato maturo, nel quale da più di 20 anni si investe nelle rinnovabili. Inoltre, l’irraggiamento solare e la conformazione del territorio e la disponibilità di terreni idonei rendono l’Italia il luogo perfetto per lo sviluppo di progetti ed investimenti nel settore,” Giuseppe La Loggia, Senior Partner di EOS IM Group Clean Energy Infrastructure, ha detto a pv magazine. 

Con il fondo EOS ReNewable Infrastructure Fund II, il gruppo vuole quadruplicare la propria potenza installata in Italia nei prossimi 24/36 mesi.

EOS IM riporta, inoltre, di aver installato il 20% dei nuovi impianti a terra in Italia nel 2022. L’obiettivo dell’azienda è di installare tra i 100 MW e 200 MW l’anno in termini di nuova capacità.

“Gestiamo più di 200 MW di progetti solari in grid parity, parte dei quali già connessi e parte in costruzione e ci proponiamo di arrivare a circa 700/800 MW di potenza installata e connessa. Il Fondo ha in portafoglio assets in costruzione e assets in fase di sviluppo. Se guardiamo a cosa ci aspettiamo nel corso del 2023, abbiamo la ragionevole certezza di rispettare le stime di crescita che ci siamo prefissati”, ha dichiarato La Loggia.

Le tempistiche dipendono anche dagli atti amministrativi e dalla collaborazione degli enti regionali. La Loggia sottolinea anche gli sviluppi positivi nella manutenzione e nella gestione degli impianti aumentano l’interesse degli investitori internazionali.

“Negli ultimi 6-7 anni si è assistito ad una evoluzione del mercato dell’O&M che ha portato ad un efficientamento dei servizi che, unitamente all’ingresso sul mercato di numerosi nuovi operatori, ha portato ad una diminuzione dei costi rispetto al periodo incentivato che stimiamo di circa il 50%.”

La Loggia annuncia poi investimenti nello stoccaggio. “Lo storage è una strada obbligata e non possiamo non esserci, c’è una maggiore cautela sul lato storage in ordine temporale, nonostante un interesse crescente non solo per le batterie, ma anche per l’idrogeno, che segue a ruota. Sul lato batterie, il focus di EOS IM si estende anche ad altri paesi europei soprattutto perché più maturi”, ha aggiunto

EOS IM stima che il mercato dello stoccaggio di energia nell’UE crescerà a un tasso annuo di crescita del 4,2% al 2025. Prevede poi che le dimensioni del mercato globale dell’accumulo di energia raggiungerà i 27 miliardi di dollari nel 2028, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) di circa il 16,5% dal 2021.

“Studi evidenziano come, a un potenziale raddoppiamento della diffusione delle rinnovabili, dovrà corrispondere un aumento di tre volte dello stock di energia elettrica disponibile nei sistemi di storage. Per esempio, nel Regno Unito, dove abbiamo la nostra sede, la consapevolezza della necessità di infrastrutture di storage, ha portato a uno sviluppo del mercato con percentuali annue a doppia cifra, ponendo il Regno Unito come il mercato europeo con la maggiore capacità di stoccaggio, seguito da Germania, Spagna e Irlanda,” ha detto La Loggia. 

La Loggia riporta che EOS IM ha già ottenuto le autorizzazioni per i primi progetti di storage in Italia e sta aspettando altre autorizzazioni per progetti “di notevoli dimensioni.”

Il gruppo con sede a Londra si aspetta che sia i costi dello storage che i costi di produzione dell’idrogeno verde potranno scendere di oltre il 70% entro i prossimi anni.

“Su questo abbiamo avviato una serie di collaborazioni con player attivi nell’ingegneria, nello sviluppo e nella realizzazione di impianti di idrogeno, per affiancare, nel nostro portafoglio progettuale, alla tecnologia del solare anche quella di idrogeno integrativa dei sistemi di stoccaggio”, ha concluso La Loggia.

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