Fotovoltaico per zone di guerra e aree affette da eventi climatici estremi

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La tecnologia fotovoltaica è sempre più usata in regioni, soprattutto remote, chiamate a gestire crisi ambientali e sociali anche legate ai cambiamenti climatici e altri disastri, come nelle zone terremotate e in quelle di guerra. Barrel è una società che lavora a una serie di prodotti concepiti e assemblati in Italia, per lo più un barile contenente tutte le componenti per un piccolo impianto fotovoltaico: pannello da 6 kWp, inverter ibrido monofase da 5,6 kVA e batteria al litio da 3,55 kWh. pv magazine Italia ne ha parlato con il fondatore Matteo Villa, noto anche come general manager di JA Solar in Europa.

Potete presentare uno split geografico dei vostri mercati principali? Quanti Barrel ci sono al mondo al momento?

Al momento, Barrel è presente in diversi mercati, con un focus particolare in Africa e Medio Oriente. Prima della pandemia, ci siamo concentrati nel fornire servizi elettrici a ospedali, punti di nascita remoti, scuole e centri assistenza per bambini e donne. Successivamente, abbiamo ampliato la nostra presenza per aiutare gli amici ucraini durante il periodo di conflitto. Attualmente, abbiamo installato Barrels sia a Cuba che a Dubai e in Oman. In Africa, siamo presenti in paesi come il Marocco, il Senegal e il Mali, e stiamo sviluppando un progetto ospedaliero in Angola e Mozambico. La nostra presenza si estende anche in Nigeria e Ghana. Continuiamo ad esplorare nuove opportunità e a sviluppare relazioni di collaborazione in tutto il mondo per fornire soluzioni energetiche affidabili e sostenibili. Quali sono state le ultime consegne? Immagino Emilia Romagna e Turchia, giusto? State lavorando ad altre consegne? Le ultime consegne di Barrels sono state effettuate in Ucraina, in collaborazione con una nota organizzazione internazionale, al fine di fornire assistenza energetica durante il periodo di conflitto. Inoltre, abbiamo recentemente lavorato per supportare le zone colpite dal terremoto in Emilia-Romagna e in Turchia. La nostra priorità è sempre quella di offrire soluzioni energetiche immediate e affidabili in situazioni di emergenza, aiutando le comunità a riprendersi e ricostruire. Continuiamo a collaborare con organizzazioni internazionali e locali per estendere il nostro supporto in altre aree che necessitano di assistenza energetica. Stimo preparando un grosso progetto in Angola e Mozambico. Quanto tempo avete bisogno per aumentare l’offerta dei Barrel?Grazie alla nostra efficiente catena di approvvigionamento europea e alla nostra esperienza nel mercato delle batterie e dei fornitori asiatici, siamo in grado di garantire tempi di produzione e assemblaggio dei nostri Barrels molto rapidi. Attualmente non ci sono colli di bottiglia nella nostra capacità produttiva in Italia. Siamo in grado di aumentare l’offerta dei Barrels in tempi brevi, mantenendo elevati standard di qualità e soddisfacendo le esigenze dei nostri clienti in modo tempestivo. La nostra flessibilità e competenza ci consentono di rispondere prontamente alla domanda di mercato e di fornire soluzioni energetiche affidabili e sostenibili. Abbiamo una linea di prodotti dedicata che utilizza esclusivamente tecnologie provenienti da Europa e Stati Uniti, per soddisfare le esigenze specifiche della filiera militare. Comprendiamo l’importanza della provenienza dei componenti per questo settore e garantiamo che i nostri prodotti rispettino rigorosi standard di qualità e sicurezza. Grazie alla nostra partnership con fornitori europei e americani affidabili, siamo in grado di fornire soluzioni energetiche di alta qualità che rispondono alle richieste delle organizzazioni militari. La nostra linea di prodotti dedicata offre una scelta affidabile e conforme alle specifiche richieste del settore.
 “I generatori a diesel stanno rapidamente diventando obsoleti. Nuovi bandi internazionali non includono più finanziamenti per tali sistemi. Di conseguenza, istituzioni internazionali, ONG e gruppi di aiuto si trovano di fronte alla necessità di affrontare il problema energetico con nuove tecnologie”, avete scritto di recente. Questo vuol dire che siete in stretto contatto con istituzioni internazionali, corretto? Quale il modello di cooperazione? Ordinano Barrel dopo eventuali catastrofi o ne hanno anche in stock?
I generatori a diesel stanno rapidamente diventando obsoleti. Nuovi bandi internazionali non includono più finanziamenti per tali sistemi. Di conseguenza, istituzioni internazionali, ONG e gruppi di aiuto si trovano di fronte alla necessità di affrontare il problema energetico con nuove tecnologie che richiedono competenze tecniche e di cooperazione internazionale più avanzate. La progettazione di ospedali periferici e centri di emergenza richiede soluzioni energetiche sostenibili e innovative, come l’energia solare, le batterie agli ioni di litio e i sistemi di accumulo. Questo implica una collaborazione multidisciplinare e un approccio integrato per garantire l’accesso continuo all’energia pulita e affidabile, promuovendo così lo sviluppo sostenibile nelle comunità colpite dalle crisi.
Quindi offrite anche servizi di consulenza? Quali le competenze “in house”?
La collaborazione multidisciplinare è una questione di fondamentale importanza, poiché il panorama energetico sta subendo un cambiamento significativo, e lo stesso avviene nella pianificazione delle grandi istituzioni internazionali e delle ONG per il loro approvvigionamento energetico nei centri di aiuto. Non si tratta solo di scegliere la giusta tecnologia, ma l’enorme sfida consiste nell’organizzare processi di gestione integrata di questi impianti e garantirne la manutenzione. Immaginate una grande ONG che gestisce 1.000 centri sanitari in Africa e Asia: come potrebbe internamente creare un’unità dedicata alla gestione dell’energia? È vero che i generatori a diesel non sono più elencati come materiali fornibili dall’Europa, ma questo non rappresenta un problema. In effetti, i generatori a diesel hanno causato numerosi problemi e danni ambientali in Africa, ostacolando lo sviluppo di infrastrutture energetiche adeguate. L’obiettivo di Barrel non è solo fornire tecnologia, ma anche offrire una consulenza integrata per sviluppare all’interno di queste grandi ONG, che gestiscono migliaia di punti energetici, processi che garantiscono la continuità della produzione energetica nel corso dei decenni, evitando che i progetti si arrestino dopo poco tempo. Il nostro team, che proviene da organizzazioni internazionali, possiede una solida conoscenza delle problematiche di gestione interne delle grandi ONG, ed è proprio questo il nostro punto di forza: saper dialogare con loro e creare tutti quei passaggi necessari per rendere i progetti di successo.  Potete spiegare le caratteristiche tecniche principali dei pannelli? Si tratta di pannelli da 310 Watt, con 60 celle mono-cristallline, senza vetro, corretto? Altre specifiche rilevanti? Quale il produttore? Per le nostre soluzioni Micro Grid con i Barrel, preferiamo utilizzare pannelli fotovoltaici leggeri che offrono numerosi vantaggi logistici e di installazione, rendendo i progetti più efficienti in termini di costi. Utilizziamo pannelli stretti e lunghi, in particolare in contesti urbani complessi come in Ucraina, dove ci sono edifici alti. I pannelli fotovoltaici flessibili ci consentono di affrontare queste sfide architettoniche in modo più efficiente. La nostra gamma di pannelli include opzioni da 320 W, 375 W e 450 W, tutti monocristallini e di alta qualità, con mezza cella. Collaboriamo con un produttore affidabile che ci fornisce pannelli fotovoltaici conformi alle nostre specifiche tecniche. Tuttavia, non escludiamo l’utilizzo di pannelli fotovoltaici standard monocristallini e di mezza cella, se necessario.
Quale produttore?
I moduli flessibili leggeri abbiamo una collaborazione con un ottimo produttore asiatico che li produce con alcuni particolarmente che noi importanti. Per i moduli fotovoltaici preferiamo i JA Solar che sono eccezionalmente robusti ed efficienti.  Potete spiegare le caratteristiche tecniche principali delle batterie? Le nostre batterie principali sono al litio, seguendo le linee guida indicate dal Papa riguardo all’eliminazione del cobalto. Collaboriamo con marchi rinomati, tra cui un’ottima partnership con un marchio canadese e altri produttori asiatici. La nostra scelta di utilizzare costantemente gli stessi marchi ci consente di conoscere perfettamente il funzionamento delle batterie anche in condizioni estreme, come temperature elevate, sabbia e umidità. Inoltre, ultimamente stiamo sperimentando l’uso dei supercondensatori, che offrono vantaggi significativi in determinate situazioni.
Quali questi marchi?
Abbiamo con forte collaborazione con Energy S.p.A è una società con sede operativa in provincia di Padova in Join Venture con Pylontech, il colosso cinese di costruzione di batterie per sistemi di accumulo. Sono gli unici che seguono produzione e l’assemblaggio di batterie litio-ferro-fosfato sul territorio Italiano, controllando così tutti i componenti hardware e software dei sistemi di accumulo. Utilizziamo anche tecnologie Canadesi come Discover.
Dite che il Barrel è prodotto in Italia. Quali sono le parti che vengono prodotte in Italia? Non produciamo inverter e batterie, ma collaboriamo con importanti produttori del settore. La maggior parte delle altre componenti, come cavi, cablaggi, strutture interne, sistemi di raffreddamento e sistemi anti-sabbia, provengono da fornitori europei. Tuttavia, ci prendiamo cura di riscrivere completamente le istruzioni multilingue e prepariamo materiali video dettagliati per garantire che le persone che vivono in luoghi remoti possano comprendere come utilizzare e riparare correttamente il nostro prodotto. Offriamo anche servizi di assistenza remota altamente efficaci e siamo in grado di raggiungere i nostri progetti in tutto il mondo entro 48 ore. Pertanto, l’assemblaggio dei nostri Barrel viene effettuato in Italia con personale italiano, mentre la parte di trasferimento delle nuove tecnologie viene strutturata tra Italia ed Estonia. Dite che Barrel si impegna a trasferire conoscenze sul luogo. Questo solo all’estero o anche in Italia? Cosa pensate delle iniziative europee per aumentare le competenze per green tech? Potete collaborare? Potete trarne vantaggio? Da quasi un decennio, Barrel si impegna nel trasferimento di conoscenze sul campo, sia all’estero che in Italia. Abbiamo acquisito una profonda conoscenza delle sfide e delle esigenze legate all’energia solare nelle aree remote, soprattutto in diversi Paesi africani. Tuttavia, riteniamo che sia necessario un cambio di approccio. Dobbiamo passare da un sistema puramente assistenziale a uno molto professionale, dove si fornisce un’assistenza integrata alle grandi organizzazioni internazionali che gestiscono migliaia di punti di generazione energetica. È fondamentale adottare un approccio sistemico per evitare che la maggior parte degli impianti smetta di funzionare pochi mesi dopo l’installazione. Riguardo alle iniziative europee per aumentare le competenze nella green tech, riteniamo che siano estremamente importanti e opportune. Siamo aperti alla collaborazione con tali iniziative e crediamo che possiamo trarne vantaggio reciprocamente, contribuendo alla crescita e allo sviluppo delle competenze nel settore delle energie rinnovabili. La formazione di nuove figure professionali specializzate diventa, quindi, essenziale per affrontare queste sfide complesse. Questi professionisti devono essere in grado di garantire un intervento tempestivo e sostenibile, lavorando a stretto contatto con la comunità coinvolta per identificare le reali esigenze energetiche e sviluppare soluzioni personalizzate.

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