Danni da grandine ai pannelli fotovoltaici: la voce del professionista di settore

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Le forti grandinate che hanno causato notevoli danni agli impianti fotovoltaici stanno portando alla consapevolezza che, alla base, occorre tutelarsi e pensare all’eventualità di calamità naturali. pv magazine Italia ne ha parlato con una primaria ESCO e EPC contractor, Enerqos, del gruppo americano Ameresco. La voce è quella del suo Head of Sales & Business Development Massimo Albino Russo.

“Siamo un O&M contractor che offre soluzioni di Smart O&M, un servizio integrato che coniuga l’O&M tradizionale con le potenzialità dell’intelligenza artificialee della digitalizzazione. In pratica, raccogliamo in tempo reale i dati di funzionamento e produzione provenienti dall’impianto fotovoltaico ed è proprio questa la chiave per intervenire tempestivamente in caso di grandine e altre calamità naturali. Negli scorsi giorni, infatti, oltre alla grandine che ha causato la rottura dei vetri dei pannelli anche il forte vento ha fatto danni scoperchiando gli impianti, così come le fulminazioni sui pannelli”.

Grazie ai sensori posizionati in modo strategico presso gli impianti, con i sistemi di controllo è possibile in tempo reale capire cosa è successo all’impianto e valutare le necessità di intervento, coordinando azioni manutentive per mantenere i sistemi sempre al massimo delle loro performance. “Tramite una piattaforma software di monitoraggio e l’AI riusciamo ad avere immediatamente tutti i dati provenienti dall’impianto fotovoltaico, valutare cosa sta accadendo nel preciso momento all’interno delle diverse componenti dell’impianto fotovoltaico in termini di energia e corrente”.

“Nei casi di forti grandinate, come quelle che sono avvenute di recente nell’hinterland milanese, abbiamo ricevuto tempestivamente gli allarmi provenienti dai sistemi di monitoraggio che ci segnalavano anomalie globali su tutto l’impianto fotovoltaico”. Si tratta della procedura Smart O&M che ha permesso l’attivazione immediata della task force di Enerqos con tecnici sul campo per rilevare puntualmente e riparare i danni.

“La grandinata colpisce perpendicolarmente la superficie del vetro, rompendolo, e ad oggi non è possibile evitarlo. Quindi è fondamentale prevedere una copertura assicurativa completa e programmare l’intervento di tecnici con rilevazioni precise e puntuali”. E la termografia con droni sugli impianti permette di verificare i danni per avere in tempo reale il tipo di danno che ha interessato il pannello: la sola rottura del vetro, ma senza interruzione di produzione ed il totale funzionamento dell’impianto, il danno effettivo che incide sulla produzione o, infine, il danno accidentale su altri componenti dell’impianto, come inverter e canaline portacavi.

“È importante intervenire in modo efficiente e tempestivo, grazie ad un servizio di manutenzione straordinaria, per rilevare danni a pannelli fotovoltaici e a tutte le componentistiche dell’impianto per fare un report completo e dettagliato.. Ed è importante intervenire in modo rapido per evitare il più possibile fermi di produzione. E qui entrano in gioco l’ispezione con i droni termici che permettono di rilevare in modo veloce i danni, senza dover controllare ogni singolo pannello”.

L’Ing. Albino Russo ci ha spiegato che per gli impianti in corso di costruzione che hanno subito danni esistono polizze assicurative EAR che tutelano l’installatore durante la fase di cantiere. Quando, invece, l’impianto è operativo e allacciato in rete è fondamentale che il conduttore sottoscriva una polizza assicurativa contro i danni di forza maggiore direttamente o per il tramite di Enerqos. “Il servizio di assistenza completa come la soluzione Smart O&M fornita da Enerqos tutela il cliente dai danni economici delle calamità naturali”.

 

 

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