Fotovoltaico e gestione del rischio prezzo. Quale futuro?

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Alla notizia di Italia Solare, relativa alla conferma del trend al ribasso del PUN nel secondo trimestre del 2023, si aggiunge un’interessante considerazione di Marco Ballicu, co-cordinatore del gruppo di lavoro “Mercato elettrico” di Italia Solare.

Tutto ruota alla constatazione che il prezzo medio “catturato” dal fotovoltaico è risultato più basso di circa il 5%-10% rispetto ai prezzi zonali base-load, con la prospettiva di un solar captured-price che diminuirà sensibilmente all’aumentare della potenza fotovoltaica installata.

«La presenza strutturale di un significativo differenziale tra prezzi massimi e minimi registrati all’interno della medesima giornata, che nel tempo dovrebbe portare a una progressiva riduzione del prezzo catturato dalla tecnologia fotovoltaica, indurrà i produttori a valutare modalità sempre più sofisticate di gestione del rischio prezzo», ha divulgato in una nota stampa.

Sulle azioni da mettere in campo, i riflettori sono puntati sui Power Purchase Agreement. «I PPA e il capacity market rappresentano già oggi strumenti in grado di mitigare questo rischio. Ma in prospettiva sarà importante riflettere sulle opportunità offerte dai prodotti di time shifting, che consentiranno agli operatori di approvvigionarsi virtualmente di capacità di stoccaggio elettrico su basi temporali differenziate. Questi prodotti, assegnati tramite procedure concorsuali, consentiranno ai detentori di beneficiare dei differenziali di prezzo registrati nel corso di un periodo che andrà dal giornaliero al pluriennale, e potranno rappresentare anche un efficace complemento ai PPA», ha aggiunto Ballicu.

 

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