Regione Piemonte introduce principio di continuità per agrivoltaico: almeno 70% del valore della produzione

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La regione Piemonte ha pubblicato il criterio per definire l’agrivoltaico: il principio di continuità. Questo consiste nel mantenimento nel triennio successivo all’installazione di almeno il 70% del valore della produzione agricola negli ultimi cinque anni produttivi.

La regione Piemonte lo ha definito nella delibera del 31 luglio 2023 n. 58-7356, attraverso cui approva queste installazioni  in aree agricole di elevato interesse agronomico.

“La predetta delibera dispone di installare solamente impianti fotovoltaici di tipo agrivoltaico sulle seguenti aree: areali individuati dai disciplinari delle produzioni agricole vegetali a Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.), ad Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.), a Denominazione di Origine Controllata (D.O.C.) e Garantita (D.O.C.G.); terreni agricoli e naturali ricadenti nella prima e seconda classe di capacità d’uso del suolo costituiti dai territori riconosciuti come appartenenti alla I e II classe”, ha detto ieri la regione.

Nella definizione di impianti agrivoltaici, la regione comunica anche le altre tre condizioni.

Gli impianti agrivoltaici devono rispondere ai requisiti di cui all’art. 65 comma 1-quinquies del d.l. 1/2012 convertito con modificazioni dalla legge 27/2012 e alle Linee Guida in materia di impianti agrivoltaici pubblicate sul sito del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Non devono poi danneggiare “la funzionalità delle infrastrutture irrigue a basso consumo idrico realizzate con finanziamento pubblico presenti sui terreni interessati dall’impianto”. Nel caso di risaie, non devono poi danneggiare la funzionalità del sistema stesso.

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