Mercato elettrico italiano torna il più caro in Europa, mentre domanda francese supera quella tedesca

Share

Nella settimana del 4 dicembre, la produzione di energia solare ha registrato un calo settimanale nella maggior parte dei principali mercati elettrici europei. Il calo varia dal 23% del Portogallo al 3,9% della Spagna. Nel mercato tedesco, invece, la produzione di energia solare è aumentata del 15%. Lo dice AleaSoft Energy Forecasting, aggiungendo che la produzione di energia solare aumenterà in Germania e Spagna, mentre diminuirà in Italia nella settimana dell’11 dicembre.

Nella settimana del 4 dicembre, la maggior parte dei principali mercati elettrici europei ha registrato una diminuzione della domanda di elettricità rispetto alla settimana precedente. Il calo della domanda varia dal 4,7% in Gran Bretagna all’1,0% in Germania. Il mercato portoghese ha fatto eccezione a questa tendenza, con un aumento della domanda del 6,4%.

“Il calo della domanda è legato a temperature medie meno rigide nell’Europa centrale e settentrionale rispetto alla settimana precedente. L’aumento delle temperature medie è stato compreso tra 1,6 °C in Germania e 3,9 °C in Belgio e Gran Bretagna. Nell’Europa meridionale, invece, le temperature medie sono state più fresche rispetto alla settimana precedente, con variazioni che vanno dai 3,5 °C in Italia agli 0,7 °C in Portogallo”, ha scritto la società di consulenza spagnola.

Secondo le previsioni di AleaSoft Energy Forecasting, la domanda di elettricità continuerà a diminuire nella maggior parte dei mercati analizzati nella settimana dell’11 dicembre. Solo i mercati della penisola iberica e dell’Italia registreranno un aumento della domanda, grazie alla ripresa dell’orario di lavoro dopo le festività della settimana del 4 dicembre.

Di conseguenza i prezzi nei principali mercati elettrici europei sono diminuiti rispetto alla settimana precedente. Fa eccezione il mercato Nord Pool dei Paesi nordici, con un aumento del 3,6%. Il mercato MIBEL di Spagna e Portogallo ha registrato il maggior calo dei prezzi, pari al 27%, mentre il mercato IPEX dell’Italia ha avuto il calo minore, pari all’8,1%. Nel resto dei mercati analizzati da AleaSoft Energy Forecasting, i prezzi sono scesi tra il 23% del mercato EPEX SPOT della Germania e il 26% del mercato EPEX SPOT di Belgio e Francia.

“Nella prima settimana di dicembre, le medie settimanali sono state inferiori a 110 €/MWh in quasi tutti i mercati elettrici europei analizzati. L’eccezione è stata il mercato italiano, con una media di 123,21 €/MWh. I mercati portoghese e spagnolo hanno invece registrato le medie settimanali più basse, rispettivamente 68,15 €/MWh e 68,21 €/MWh. Nel resto dei mercati analizzati, i prezzi variavano da 97,53 €/MWh nel mercato francese a 106,24 €/MWh nel mercato N2EX del Regno Unito”, ha scritto AleaSoft Energy Forecasting.

Le previsioni di prezzo di AleaSoft Energy Forecasting indicano che nella seconda settimana di dicembre i prezzi potrebbero continuare a scendere nella maggior parte dei principali mercati elettrici europei. Questo è dovuto al calo della domanda in alcuni mercati e all’aumento della produzione di energia solare in mercati come la Germania e la Spagna, nonché all’aumento della produzione di energia eolica in Italia.

Interessante poi notare la domanda di energia elettrica è stata, settimana scorsa, più alta in Francia che non in Germania. Se il trend dovesse essere confermato nelle prossime settimane e mesi, questa evidenza potrebbe essere un’ulteriore prova delle difficoltà economiche e finanziarie della prima economia in Europa.

Domanda di energia elettrica per Paese.

Immagine: AleaSoft

I presenti contenuti sono tutelati da diritti d’autore e non possono essere riutilizzati. Se desideri collaborare con noi e riutilizzare alcuni dei nostri contenuti, contatta: editors@nullpv-magazine.com.

Popular content

Terreni adatti disponibili in Italia quasi il doppio di quelli necessari per FV a terra, dice EBB
26 Luglio 2024 Per ospitare queste capacità, BAA stima che l'Italia avrà bisogno di circa l'1,7% del suo territorio totale entro il 2030 e del 2,7% entro il 2040. Qu...