Consiglio e Parlamento trovano accordo sul disegno del mercato elettrico: CfD e PPA protagonisti

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Il Consiglio e il Parlamento hanno raggiunto un accordo provvisorio, fondato su CfD e PPA, per riformare il disegno del mercato dell’elettricità dell’UE (EMD).

“Grazie a questo accordo, saremo in grado di stabilizzare i mercati a lungo termine, accelerare la diffusione di fonti energetiche rinnovabili e prive di fossili, offrire elettricità a prezzi più accessibili ai cittadini dell’UE e migliorare la competitività industriale”, ha commentato Teresa Ribera, ministra spagnola per la Transizione ecologica e la sfida demografica. La presidenza spagnola del Consiglio finisce tra 16 giorni. Seguiranno le presidenze semestrali di Belgio e Ungheria.

L’accordo prevede cinque pilastri: PPA, ruolo del Consiglio durante le crisi energetiche, protezione dei clienti vulnerabili, meccanismi di remunerazione della capacità e Contratti per differenza (CfD).

Contratti per differenza 

L’accordo prevede di introdurre contratti per differenza a due vie per gli investimenti pubblici in nuovi impianti di produzione di energia elettrica basati su energia eolica, solare, geotermica, idroelettrica senza bacino e nucleare. Sembrano esaudite le richieste francesi. L’accordo politico di giovedì ricorda comunque la proposta iniziale della Commissione europea.

“Le regole per i contratti per differenza a due vie si applicheranno solo dopo un periodo di transizione di tre anni dall’entrata in vigore del regolamento, al fine di mantenere la certezza giuridica per i progetti in corso. L’accordo provvisorio prevede una certa flessibilità per quanto riguarda la ridistribuzione dei ricavi generati dallo Stato attraverso i CfD a due vie. I ricavi saranno ridistribuiti ai clienti finali e potranno anche essere utilizzati per finanziare i progetti in corso”, ha scritto il Consiglio.

PPA: nuovo ruolo di ACER

Il Consiglio e il Parlamento hanno concordato di dare agli Stati membri la possibilità di ricorrere a PPA per sostenere esclusivamente l’acquisto di nuova generazione rinnovabile.

“Per quanto riguarda i contratti volontari standardizzati, le due istituzioni hanno concordato di mantenere la loro natura volontaria per gli Stati membri. L’accordo provvisorio prevede anche una valutazione da parte dell’Agenzia dell’Unione Europea per la Cooperazione dei Regolatori dell’Energia (ACER) del mercato dei PPA, basata sulle informazioni del database previsto dal regolamento REMIT”, ha scritto il Consiglio.

Ruolo del Consiglio, protezione dei vulnerabili, meccanismi di remunerazione

I colegislatori hanno concordato di conferire al Consiglio il potere di dichiarare una crisi. L’accordo provvisorio prevede i criteri per take dichiarazione: prezzo medio dell’elettricità all’ingrosso o a prezzi al dettaglio dell’elettricità.

Il Consiglio e il Parlamento hanno concordato di rafforzare le misure che gli Stati membri devono mettere in atto per proteggere i clienti vulnerabili, compresa l’aggiunta della definizione di povertà energetica.

L’accordo prevede poi di rendere i meccanismi di capacità un elemento più strutturale del mercato dell’elettricità. I colegislatori hanno concordato di introdurre una deroga potenziale ed eccezionale all’applicazione del limite di emissioni di CO2 per i meccanismi di capacità già autorizzati. Approvata insomma la posizione polacca.

Senso della misura e prossimi passi

L’accordo provvisorio raggiunto oggi deve ora essere approvato e adottato formalmente da entrambe le istituzioni.

La proposta fa parte di una più ampia riforma della struttura del mercato dell’elettricità dell’UE, che comprende anche un regolamento volto a migliorare la protezione dell’UE contro la manipolazione del mercato attraverso un migliore monitoraggio e trasparenza (REMIT). Un accordo provvisorio sul REMIT è stato raggiunto il 16 novembre 2023.

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