Autoconsumo, due commenti sulle recenti linee guida GSE

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Il GSE ha pubblicato il documento che disciplina le procedure per l’accesso alle tariffe incentivanti e ai contributi in conto capitale previsti dal PNRR. Così facendo ha sciolto i tre grandi nodi per l’autoconsumo collettivo: la cumulabilità degli incentivi, la data di entrata in esercizio degli impianti e il soggetto beneficiario. L’8 aprile renderà operative le piattaforme attraverso le quali sarà possibile presentare le domande di ammissione alle tariffe incentivanti.

pv magazine Italia ha chiesto dei commenti ad esperti ed associazioni di categoria. Le persone che hanno risposto sottolineano che i fondi PNRR saranno utili per imprimere un’accelerazione, ma che il tempo è poco e non mancheranno le difficoltà per le organizzazioni che ne vorranno trarre beneficio.

“La recente pubblicazione del Regolamento GSE mette in moto il mondo delle CER, e i fondi PNRR sono un valido catalizzatore. La finestra temporale per richiedere tali fondi è però molto stretta, e tutto si giocherà sulla capacità degli Stakeholder locali di creare efficaci capacità di coordinamento delle diverse iniziative, attivando economie di scala ed elaborando business plan di carattere sistemico”, ha commentato Sergio Olivero, membro del Comitato Scientifico del Progetto Concerti, un insieme di CER su 8 cabine primarie che saranno gestite dal Consorzio Bealera Maestra Destra Stura, che opererà in veste di CET (Comunità Energetica del Territorio).

“È sicuramente positiva l’uscita tempestiva del regolamento GSE, documento che va a completare l’ambito normativo per la definitiva partenza delle Comunità Energetiche. Il punto di miglioramento più rilevante è a mio avviso sul ruolo di referente, escluso per soggetti che non siano membri della comunità a meno che non siano produttori terzi certificati ESCO. Pur concordando sulla necessità di introdurre una garanzia di certificazione per il ruolo di referente, accoppiarla obbligatoriamente al ruolo di produttore terzo pone secondo me dei limiti allo sviluppo delle comunità energetiche soprattutto in questa fase iniziale. Si dovrebbe quindi dare la possibilità ad una ESCO di svolgere il ruolo di referente pur non ricoprendo il ruolo di produttore terzo,” ha detto a pv magazine Tommaso Maria Galassi, Responsabile partnership di Edison Energia.

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