Tar Puglia accoglie il ricorso di Inergia, richiede al CdM di rivalutare tre progetti eolici

Share

Il Tar Puglia, sede di Bari, ha accolto tre ricorsi in ottemperanza presentati dalla società Inergia S.p.a. assistita dall’avvocato Andrea Sticchi Damiani, assegnando alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il termine di novanta giorni per portare all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri una nuova valutazione dei tre progetti eolici di Inergia in Puglia. Secondo gli interessati le pronunce possono apportare benefici all’intera filiera del mondo rinnovabile, accelerando la definizione dei procedimenti amministrativi.

“Si tratta di sentenze estremamente innovative, perché prima d’ora la giustizia amministrativa non aveva mai imposto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di calendarizzare un Consiglio dei Ministri per dirimere il contrasto insorto tra MASE [Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico] e MiC [Ministero della Cultura] in relazione ad un procedimento di VIA nazionale ex art. 25 del d.lgs. n. 152/2006”, ha scritto lo studio di Sticchi Damiani.

Sticchi Damiani spiega che la vicenda trae origine dalle sentenze nn. 683, 684 e 788/2023, con cui, ad aprile 2023, lo stesso Tar Bari aveva accolto i ricorsi di Inergia e annullato tre delibere con cui il Consiglio dei Ministri aveva espresso giudizio negativo di compatibilità ambientale sui tre progetti localizzati in Puglia.

“A fronte delle richieste di esecuzione delle sentenze, la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva interposto appello in Consiglio di Stato, non accompagnato però da istanza cautelare. Al fine di ottenere quanto prima una nuova decisione da parte della Presidenza, Inergia ha agito in ottemperanza dinanzi al Tar Puglia, chiedendo altresì l’accertamento della illegittimità dell’inerzia serbata dalla Presidenza”.

Sticchi Damiani riporta che la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva lamentato l’inammissibilità dei ricorsi, eccependo: a) che l’art. 5, comma 2, lett. c bis) della l. n. 400/1988 non obbligasse il Presidente del Consiglio a sottoporre il conflitto insorto tra il Ministero dell’Ambiente e il Ministero della Cultura al vaglio del Consiglio dei Ministri, trattandosi di una mera facoltà; b) che il potere esercitato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi della citata norma si estrinseca in atti di alta amministrazione. La natura di atto di alta amministrazione renderebbe di per sé inammissibile la richiesta di accertamento dell’inerzia, secondo il Consiglio dei Ministri.

“Ritenendo non decisiva la pendenza del giudizio di appello in Consiglio di Stato e in totale accoglimento delle deduzioni di Inergia, il Tar Puglia ha invocato il principio di effettività della tutela (cfr. art. 1 c.p.a.) anche con riguardo alla posizione, alle prerogative ed al ruolo istituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e ha ribadito l’obbligo per la Presidenza del Consiglio dei Ministri di assumere i doverosi provvedimenti consequenziali, fissando la questione sostanziale oggetto di ottemperanza all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri”, ha scritto lo Studio Sticchi Damiani.

I presenti contenuti sono tutelati da diritti d’autore e non possono essere riutilizzati. Se desideri collaborare con noi e riutilizzare alcuni dei nostri contenuti, contatta: editors@nullpv-magazine.com.