Il fotovoltaico locomotiva di una rivoluzione sociale

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Negli anni, prima come giovane avvocato in uno studio legale e ora come in-house legal cousel di Recurrent Energy (i.e. Canadian Solar), ho maturato la convinzione che il passaggio a un sistema energetico sostenibile avrebbe portato con se opportunità sociali ed economiche, creando nuove opportunità lavorative.

Tenendo a mente che quasi il 40% della forza lavoro nel settore fotovoltaico è costituito da donne, occorre tuttavia porsi una domanda: l’energia è un campo che riconosce – finalmente – le capacità delle donne a occupare posizioni di rilievo?

I dati, purtroppo, in questo caso non sono altrettanto confortanti: le donne che ricoprono posizioni manageriali e dirigenziali sono circa il 30% (vs il 13% del settore oil and gas).

Pertanto, al di là delle contestate quote rose, quali sono le iniziative concrete che le aziende possono intraprendere per abbattere gli ostacoli che rallentano l’ascesa delle donne nelle posizioni manageriali? E cosa fa  Recurrent Energy per agevolare Giulia, Silvia, Claudia per aiutarle nella loro crescita professionale?

In prima battuta, è evidente che il trend stia cambiando in relazione a quei ruoli di leadership che richiedono la compresenza di importanti capacità e qualità c.d. soft skills. Penso ai dipartimenti di Environmental, Social e Governance, di Comunicazione, o ancora di Public Affairs che in Recurrent Energy vedono una prevalenza del tutto femminile, riconoscendo nelle donne una maggiore capacità nella comprensione delle dinamiche aziendali in senso cautelativo e maggiormente avverso al rischio, stabile, relazionale, sistemico, familiare.

È l’esempio di come la più diffusa tendenza delle donne ad essere più empatiche, più altruiste e più attente alla cura del prossimo non costituisce un punto a sfavore, ma punto di forza  in grado di trainare l’efficienza del settore.

Ancora, abbiamo sperimentato le  c.d. pratiche di colloquio inclusivo, volte a garantire l’equilibrio di genere e l’inclusività in fase di selezione e il monitoraggio delle carriere al femminile al fine di aumentare le opportunità di crescita, colmando le eventuali aree di disparità.

Le opportunità sono concrete e si sostanziano anche nella possibilità di partecipare a percorsi di approfondimento e affiancamento mirati alla crescita e alla leadership anche in collaborazione con prestigiose università a livello globale. Grazie alla collaborazione con la e-Cornell University, è stata data la possibilità ad un gruppo di donne eterogeneo per età, cultura, ruolo aziendale di partecipare ad un master dal titolo “Women in leadership”, che ha fornito interessanti spunti di riflessioni nonché ha permesso di creare una sorta di “safety net” dove poter parlare liberamente della propria situazione di donne in un modo ancora di forte stampo maschile (anche se in netta apertura).

A tal riguardo ho ritenuto interessante raccogliere la preziosa testimonianza di una collega Raffaella Balzaretti, Sr. Director – Head of Risk & Investment Management:

“Quando 5 anni fa sono entrata a far parte di questa azienda, la spinta ad accettare la proposta è stata l’attenzione che la società aveva messo alla allora mia situazione personale: una donna “diversamente giovane”, con una carriera ventennale nel project financing e che si trovava in maternità.  Invece che selezionare un altro candidato, la società si è operata per venirmi incontro e permettermi di gestire il passaggio ad una doppia nuova realtà (di mamma e di new entry nella famiglia Canadian Solar) nel modo più semplice possibile, non penalizzandomi per una scelta personale, ma al contrario valorizzandola e dandomi la possibilità di gestire ampiamente il mio tempo. Da quel giorno ho visto l’attuale Recurrent Energy impegnarsi sempre di più per dare il giusto spazio alle donne.

Quando mi sono unita al gruppo di lavoro incaricato dell’ESG report per la società, mi sono resa conto di non essere la sola donna, quanto invece l’ennesima ad occuparmi del tema.
Il nostro gruppo, che negli ultimi anni è raddoppiato nel numero, è divenuto sempre più eterogeneo, includendo donne e uomini dalle diverse esperienze, nell’intenzione di creare uno spazio di discussione aperto a chiunque avesse un interesse per il tema. Malgrado questa intenzione, le donne si confermano comunque la parte più attiva in questo ambito, pronte a calare la loro professionalità in una quotidianità nella quale l’attenzione per la sostenibilità e l’impatto dell’essere umano sull’ambiente sono ormai temi imprescindibili.

Si è costituito un ESG committee che, grazie alla cospicua presenza di donne, è diventato anche un’occasione di confronto per capire quali altri azioni mettere in atto in futuro in un’ottica di sempre maggiore integrazione delle donne nel tessuto sociale delle rinnovabili.”

Insomma molto è stato fatto, certo, ma ancora molto altro ci sarà da fare per “rinnovare le rinnovabili” ed aggiungere qualche sfumatura di rosa in un mondo solitamente in bianco e nero, così da fare davvero la differenza in questo trend di sviluppo.

In conclusione, per rispondere alla domanda iniziale, la locomotiva del fotovoltaico ha avviato la sua rivoluzione sociale intenta a percorrere ancora molta strada e ciascuno di noi dovrà essere pronto a seguirne il percorso, stazione dopo stazione.

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