Tre ricercatori dell’Università di Cagliari hanno dimostrato che, in caso di alti livelli di curtailment, la produzione di idrogeno verde aumenta l’efficienza di un sistema composto da fotovoltaico e pompaggio idroelettrico.
Grazie anche alla crescita della produzione di energia rinnovabile, la penisola iberica è l’unica regione che ha visto una contrazione dei prezzi dell’elettricità all’ingrosso nel mese di luglio. Nel mentre i mercati tedesco, belga, britannico, francese, italiano, olandese e nordico hanno raggiunto i livelli più alti dall’aprile 2025.
Un team di ricerca composto da accademici de La Sapienza e dell’Università dell’Aquila hanno concluso che i centri commerciali possono passare da “centri di consumo” a “ambasciatori della sostenibilità”. I ricercatori spiegano a pv magazine Italia che il valore attuale netto degli impianti fotovoltaici varia da 457 a 4013 € per kW per un autoconsumo compreso tra il 40% e l’80%, a seconda delle condizioni di mercato.
Il trend sembra chiaro: quando i prezzi aumentano in funzione di un aumento della domanda, la crescita percentuale italiana rimane la più contenuta, sia per i prezzi di partenza più alti, sia per la dipendenza dei prezzi dell’elettricità dal gas, più che da fonti rinnovabili come in altri Paesi.
“Abbiamo superato un traguardo simbolico: due milioni di impianti significano milioni di famiglie, imprese e amministrazioni che hanno scelto una fonte pulita, affidabile e autonoma”, ha detto Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, sottolineando il ruolo di autoconsumo e accumuli.
Secondo il paper pubblicato di recente, l’autoproduzione al 65% è già redditizia, con un periodo di ammortamento di 11 anni. Il raggiungimento dell’autoproduzione al 100% farebbe invece aumentare i costi, sia ora che al 2050.
New Time SpA e Huasan HJT hanno firmato una lettera d’intenti per la realizzazione della “prima fabbrica” di moduli fotovoltaici a eterogiunzione da 1 GW in Europa.
Insieme ai rischi meteorologici, Andy Sommer, team leader Fundamental Analysis, Modelling & Meteorology presso Axpo Solutions, vede nei rischi geopolitici un’ulteriore fonte di volatilità dei prezzi dell’energia questo mese.
Nella prima settimana di agosto, la produzione di energia fotovoltaica è cresciuta nella maggior parte dei principali mercati elettrici europei, in particolare in Germania e Italia. La produzione di energia eolica ha registrato un calo generalizzato, con la penisola iberica che ha registrato le flessioni più significative. La domanda di elettricità è diminuita in diversi mercati, ad eccezione del Belgio e della Spagna. I prezzi dell’elettricità sono diminuiti a causa dell’aumento della produzione di energia solare e del calo dei prezzi del gas e della CO2.
“Su un immobile storico e di pregio è molto difficile, spesso impossibile, intervenire sull’involucro esterno. La strada obbligata rimane pertanto quella di produrre l’energia da fonti rinnovabili ed usarla nel modo più efficiente possibile”, ha spiegato Fabiano Spano, socio fondatore di Studio Alami, a pv magazine Italia. Questo è il primo articolo della serie “Il bello del fotovoltaico”.
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