Gli impianti di energia rinnovabile saranno operativi entro la fine del 2025 e più del 35% della capacità installata sarà localizzata nelle cosiddette regioni di coesione.
La Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza chiede di fissare nuove regole “che sostituiscano ad esempio quella che permette di installare i pannelli fino a 300 metri dai tracciati autostradali o a ridosso delle aree industriali”.
Le nuove tariffe incentivanti in conto energia (FIT) francesi per il secondo trimestre vanno da 0,2395 € (0,2653 $)/kWh per gli impianti di dimensioni inferiori a 3 kW a 0,1268 €/kWh per quelli di capacità compresa tra 100 kW e 500 kW.
Diversi Paesi europei stanno avendo problemi ad allocare i fondi europei, ma per l’Italia è una questione centrale. Il Paese potrebbe reindirizzare i fondi verso le società energetiche, cambiando orizzonti temporali e strategia d’investimento per superare gli ostacoli derivanti da inflazione, ostacoli burocratici e carenza di personale.
Il governo avrebbe dovuto adottare un testo unico per il riordino della normativa sulle autorizzazioni degli impianti rinnovabili entro agosto 2023. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato una proroga.
L’esecutivo europeo ha approvato il supporto pubblico al progetto di Catania, che espanderà la capacità annuale dell’impianto esistente di 3Sun da 200 MW a oltre 3 GW.
In questa seconda parte dell’intervista a Ivo Gatulli, direttore generale di Cleanwatts, pv magazine Italia ha approfondito il tema delle comunità energetiche. L’operatore, che vuole detenere una quota di mercato nel segmento delle comunità energetiche in Italia al 2028, spiega quali sono i requisiti per lavorare nel settore.
Il fotovoltaico galleggiante si sta consolidando come segmento di crescita della domanda di fotovoltaico, grazie soprattutto alle politiche di sostegno e agli incentivi concessi dai governi di tutto il mondo. Una delle ragioni principali di questa spinta è la limitata disponibilità di terreno in molti mercati. Nonostante i prezzi più elevati delle apparecchiature rispetto agli impianti a terra, gli sviluppatori vedono l’opportunità di risparmiare sui costi del terreno e di O&M. La produzione può anche essere superiore del 30% rispetto a un impianto fotovoltaico a terra, a seconda del sito e della tecnologia utilizzata.
L’Autorità di regolazione per l’energia, reti e ambienti (ARERA) ha pubblicato giovedì una deliberazione con modifiche alla propria deliberazione 99/2023/R/EEL sulle regole tecniche di connessione degli impianti di produzione e/o degli impianti di accumulo alle reti elettriche, accogliendo le richieste di Elettricità Futura ed Enel. Secondo Saltarelli di Green Horse, la decisione neutralizza i possibili contenziosi “che certamente si sarebbero innestati sulla vicenda”.
Cleanwatts ha annunciato di recente investimenti in Portogallo e in Italia. pv magazine Italia ha parlato con Ivo Gatulli, direttore generale della società green tech con sede a Coimbra. Questa la prima parte dell’intervista focalizzata sui target della società in Portogallo e Italia.
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