L’Associazione energetica Hauts-Plateaux de l’Yonne (EHPY) ha iniziato a piantare 5,8 km di siepi nella Francia centrale per integrare 14 progetti agrivoltaici nel paesaggio. L’iniziativa mira a migliorare l’accettazione dei progetti e a promuovere la biodiversità.
GlobalData spiega che l’Italia deve concentrarsi sul potenziamento della propria capacità energetica rinnovabile per diminuire l’esposizione da fonti energetiche estere.
Il governo austriaco ha introdotto incentivi per gli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 35 kW che utilizzano moduli made in Europe. La misura mira a creare nuovi posti di lavoro e a sostenere la transizione energetica, offrendo un sussidio del 20% in più per i progetti qualificati.
Un recente rapporto del Consiglio federale svizzero descrive la difficile traiettoria degli sforzi per ricostruire l’industria fotovoltaica nazionale e conclude che i piani per creare una catena di fornitura europea potrebbero essere troppo costosi.
Secondo il Masaf, entro il 2026, la potenza complessiva degli impianti che verranno realizzati sarà pari a 1,38 GW, “esattamente il triplo rispetto a quanto previsto dall’originaria formulazione del PNRR del 2021”.
La giornalista Lara Morandotti riassume le notizie sul settore fotovoltaico della settimana.
Puntata 2 di venerdì 7 giugno 2024
L’Associazione Italia Solare ha presentato le sue ragioni in merito DL regionale 15 in discussione presso il Consiglio Regionale della Sardegna relativo alle misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio, dei beni paesaggistiche e ambientali. “A nostro parere, la soluzione non è la moratoria: la Regione potrebbe invece procedere stabilendo regole e criteri di priorità nella valutazione dei progetti, ponendosi come modello per il Governo e per le altre Regioni”.
La ricerca di lavoro nell’ambito del fotovoltaico è in grande fermento. Qui una selezione di offerte da imprese del settore (7 giugno 2024).
Sebbene la maggior parte delle tecnologie di accumulo di energia a lunga durata (LDES) siano ancora in fase iniziale e costose rispetto alle batterie agli ioni di litio, alcune hanno già raggiunto o sono destinate a raggiungere costi inferiori per durate più lunghe, dice BloombergNEF.
Il Lawrence Berkeley National Laboratory afferma che i benefici derivanti dalla riduzione delle emissioni sono più significativi rispetto alle stime precedenti.
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