La prova nel porto di Valencia testerà i pannelli solari realizzati con oltre il 90% di materiali plastici e il comportamento strutturale per ottimizzare i carichi ambientali causati da onde, correnti e vento.
In una nuova rubrica mensile per pv magazine, l’International Solar Energy Society (ISES) spiega quanta energia solare fotovoltaica potrebbe essere ricavata dai terreni agricoli liberati nei Paesi densamente popolati e in declino demografico.
Scienziati indiani hanno prodotto lingotti di polisilicio di elevata purezza da celle solari riciclate utilizzando una tecnica conosciuta come “spark plasma sintering” (SPS) e sostengono di poter raggiungere un livello di purezza paragonabile ai prodotti disponibili in commercio.
Rina, in collaborazione con SEA Aeroporti di Milano e Confindustria Varese, ha lanciato il progetto che, entro settembre 2027, vuole creare un ecosistema su tutta la filiera dell’idrogeno in ambito aeroportuale.
Stefano Masini, responsabile Ambiente e Territorio Coldiretti ha detto a pv magazine Italia che i progetti agrivoltaici sono stati spesso una scappatoia rispetto all’impossibilità di incentivare il fotovoltaico a terra nei suoli agricoli. Ha però sottolineato che l’agrivoltaico avanzato potrebbe risultare utile al mondo agricolo grazie al requisito del monitoraggio che potrebbe portare le imprese agricole a cimentarsi nell’applicazione di tecnologie avanzate.
La durata di vita dei sistemi di accumulo di energia a batterie residenziali è influenzata da molteplici fattori.
Un team di ricerca del Politecnico di Milano ha analizzato l’impatto sulla rete delle Comunità Energetiche, evidenziando l’importanza delle logiche di massimizzazione dell’autoconsumo.
Le nuove pompe di calore residenziali di Worcester Bosch sono disponibili in diverse versioni, con potenze che vanno da 4 kW a 30 KW. I nuovi prodotti possono essere collegati in cascata fino a sei unità.
Gli scienziati di Singapore hanno sviluppato un approccio a singolo reagente per recuperare il silicio nei pannelli fotovoltaici riciclati che, secondo quanto riferito, offre alti tassi di recupero rispetto ai metodi a doppio reagente. Il silicio riciclato è stato poi efficacemente riutilizzato negli anodi destinati alle batterie agli ioni di litio.
Alcuni scienziati indiani hanno combinato una pompa di calore a energia solare con un ciclo di umidificazione-deumidificazione e refrigerazione a compressione di vapore (HDH-VCR) per generare calore e raffreddamento. Secondo quanto riferito, il sistema è in grado di generare fino a 5,5 litri all’ora (LPH) di acqua dolce, ottenendo un coefficiente di rendimento “migliorato”.
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