I due progetti interessano la Basilicata. Renantis Italia S.r.l. costruirà un impianto agrivoltaico da 19,8 MW con sistema di accumulo da 10 MW. Montemilonesun2 S.r.l. realizzerà un impianto fotovoltaico da 18,1 MW nei Comuni di Venosa e Montemilone (PZ).
La ricerca di lavoro nell’ambito del fotovoltaico è in fermento. Qui una selezione di offerte da imprese del settore (18 ottobre 2024).
L’aggiornamento della mappa Econnextion di Terna sulle richieste di connessione riporta numerosi progetti in Sicilia, nel Lazio, in Puglia, in Sardegna e in Basilicata. La provincia di Viterbo è ancora la più ricca di impianti cantierabili.
Il più grande dei cinque progetti si trova in Sicilia e prevede un parco solare da 106 MW di potenza. Tra gli altri, due prevedono impianti di accumulo da, rispettivamente, 10 MW e 26 MW. A Grosseto, invece, sarà costruito un impianto agrivoltaico avanzato da 45 MW.
Dalle rilevazioni sui Bollettini ufficiali delle Regioni (BUR) fatte da pv magazine Italia emerge che, nei primi nove mesi del 2024, le Regioni hanno autorizzato progetti di impianti fotovoltaici per 5.100 MW rilasciando 730 tra autorizzazioni uniche (AU) e procedure abilitative semplificate (PAS).
A fine 2024 la Regione Basilicata avrà autorizzato impianti per una potenza superiore a quella già installata. Un’anomalia che denota un’accelerazione decisa voluta intraprendere dalla Regione sulla produzione di energia da fonte solare.
Con una dotazione di 250 milioni di euro, il bando sostiene l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli, incluse le serre, oltre a interventi di coibentazione, rimozione dell’amianto, sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
La ricerca di lavoro nell’ambito del fotovoltaico è in grande fermento. Qui una selezione di offerte da imprese del settore (113 settembre 2024).
Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello della Regione Basilicata, già condannata dal TAR, in merito al mancato rilascio di autorizzazione unica per un impianto eolico. La Regione sosteneva che l’impianto mancava di autorizzazione paesaggistica, ma il Consiglio di Stato ha chiarito che era inclusa nella VIA già rilasciata in sede di Consiglio dei ministri a cui si era ricorsi dopo i pareri contrastanti dei Ministeri della Cultura e della Transizione ecologica. Sulla vicenda pv magazine Italia ha sentito Claudio Vivani, avvocato che si è occupato in prima persona della vicenda.
Il contributo a fondo perduto potrà raggiungere l’80% delle spese ammissibili; le imprese avranno la possibilità di adottare soluzioni di autoconsumo condiviso e potranno partecipare in forma aggregata.
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