Secondo gli autori del World Nuclear Industry Status Report 2024, a metà anno nel mondo erano operativi 408 reattori che producevano 367 GW, una cifra notevolmente inferiore alle previsioni di capacità installata per l’energia solare entro la fine dell’anno e cinque volte inferiore alla capacità fotovoltaica cumulativa mondiale, che ora si avvicina ai 2 TW.
Le autorità brasiliane hanno dichiarato di voler organizzare un’asta per lo stoccaggio di energia su larga scala nel 2025, creando potenzialmente un mercato per gli impianti di stoccaggio su larga scala nel Paese.
La società strategica nazionale boliviana per i depositi di litio (YLB) dichiara di aver selezionato società provenienti da Cina, Italia, Francia e Australia per i suoi progetti di estrazione e valutare le loro proposte di lavorazione dei minerali.
Enel ha terminato l’installazione di moduli fotovoltaici in un parco solare da 486,7 MW in Colombia. Una volta pienamente operativo, sarà il più grande progetto fotovoltaico del Paese.
Secondo BloombergNEF, quest’anno le installazioni di accumulo di energia aumentano del 61%. Mentre i produttori di batterie hanno affrontato tempi duri nel 2024, il sole splende sul mercato dell’accumulo stazionario. Germania e Italia guidano il mercato residenziale.
Mentre il Brasile avvia il suo programma di idrogeno a basse emissioni di carbonio, continua il consolidamento del settore con due operazioni di fusione e acquisizione in Italia e in Texas.
Secondo Bernreuter Research, i prezzi bassi dei moduli traineranno la domanda nella seconda metà di quest’anno. I ricercatori sottolineano gli obiettivi di spedizione dei sei maggiori fornitori di moduli solari al mondo, che puntano a un tasso di crescita annuale medio del 40%.
Il presidente cileno Gabriel Boric ha denunciato che i pannelli solari installati in una base militare nella Patagonia argentina si trovavano a tre metri dal territorio cileno. “Devono rimuovere quei pannelli solari il prima possibile o lo faremo noi”, ha avvertito. Il governo argentino ha riconosciuto l’errore.
Secondo Rystad Energy, la Cina sembra destinata a superare i suoi obiettivi nazionali in materia di idrogeno, consolidando la sua leadership nel mercato globale degli elettrolizzatori. Nel mentre l’Unione Europea e il Giappone hanno deciso di cooperare nella ricerca sull’idrogeno.
Nella sua analisi bottom-up, il BNEF esamina i 1.600 progetti per la produzione di idrogeno verde e blu previsti entro il 2030, suggerendo che ci sono poche certezze, a parte il fatto che i governi non raggiungeranno i loro obiettivi al 2030. pv magazine ha parlato con l’autore del rapporto.
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