Il ministero ha pubblicato i primi due atti di concessione che assegnano fondi a 189 iniziative rientrate nei registri e 126 delle aste
Prevista la realizzazione di una linea pilota e successivamente uno scale-up industriale per la produzione di pannelli a 4 terminali
L’impianto da 70 MW è anche beneficiario del contributo Pnrr
Il fotovoltaico si conferma uno dei comparti più dinamici della transizione energetica; la crescita del settore apre la strada a numerose opportunità di impiego, dalle posizioni più tecniche a quelle manageriali. Qui una panoramica aggiornata delle offerte di lavoro più rilevanti attualmente disponibili.
pv magazine Italia ha raccolto il punto di vista di cinque avvocati e un esperto sul Testo Unico FER. Saranno pubblicati una decina di articoli a riguardo. Questo il dodicesimo sullo Sportello Unico Energie Rinnovabili.
L’avviso sostiene la realizzazione di impianti fotovoltaici nuovi o il potenziamento di esistenti e i sistemi di accumulo
Il decreto Masaf istituisce la misura Pnrr per finanziare impianti fotovoltaici su tetti di edifici produttivi nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. L’impianto tecnico è il medesimo del Parco Agrisolare 2.2, con contributi in conto capitale e una ripartizione mirata delle risorse, secondo quattro linee di intervento.
I produttori europei, che dicono di dimostrare “concretamente di essere in grado di produrre, sviluppare, migliorare i processi industriali e innovare le tecnologie dei moduli fotovoltaici”, chiedono un aggiornamento del registro Enea per garantire una reale neutralità tecnologica, “evitando uno sbilanciamento verso una sola tecnologia, come l’eterogiunzione, e assicurando condizioni di concorrenza eque tra le diverse soluzioni industriali disponibili”.
L’azienda italiana, pioniera nella produzione di argilla espansa, sta intraprendendo un percorso fotovoltaico che include un nuovo impianto da 587 kW installato su tre coperture del plant di Lentella (Chieti), che raggiunge il 98% di autoconsumo.
Le quattro FAQ aggiunte interessano la possibilità di cumulo con altre agevolazioni, l’eventualità di prevedere di un incremento dei fabbisogni energetici, il trasferimento dell’unità produttiva successivamente alla presentazione dell’istanza e, per il soggetto proponente, l’ammissibilità in caso di delocalizzazione nei due anni precedenti la partecipazione al bando.
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