Stabiliti i contingenti: minimo 0,2 GW, obiettivo 0,9 GW e massimo 1,6 GW (quest’ultimo già noto). Atteso per oggi il bando per le manifestazioni d’interesse sul sito del GSE
“Siamo onesti, non è possibile replicare il modello cinese in Italia. Una provincia cinese generalmente è grande quanto l’intera Italia. A noi servirebbe una collaborazione come minimo a livello nazionale altrimenti non riusciremo mai a raggiungere quei numeri critici, tali da giustificare un qualsiasi movimento”, Francesco Emmolo, general manager Italia e Grecia di Longi, ha detto a pv magazine Italia, aggiungendo che i pannelli Longi non rientreranno nella seconda asta del Fer X transitorio.
L’azienda finlandese Lumon ha integrato moduli fotovoltaici per balconi in un parapetto in vetro, mantenendo l’aspetto della facciata senza componenti tecnici visibili. Il primo progetto che utilizza questo prodotto è già stato completato in Finlandia.
Andrea Rovera spiega a pv magazine Italia le tempistiche della seconda asta del Fer X transitorio, i nodi ancora da risolvere e il futuro del Fer X definitivo: i criteri non di prezzo dovrebbero avere ancora più peso.
HoloSolis sta attualmente progettando l’apertura di uno stabilimento per la produzione di celle e pannelli fotovoltaici da 5 GW a Hambach, in Francia.
Italia Solare: “Bene il riconoscimento delle energie rinnovabili ma è importante prestare attenzione alle normative nazionali per non andare in contrapposizione”.
Andrea Gentili, Sindaco di Monte San Giusto, in provincia di Macerata, ha spiegato a pv magazine Italia i passi che sta muovendo per la costituzione della CER locale, che prevede installazione di impianti fotovoltaici presso immobili comunali, tra cui stadio, asilo e bocciofila.
Con oltre 300 aderenti e 200 impianti già attivi, la Comunità energetica rinnovabile A-CERTA cresce in Veneto offrendo opportunità per imprese e cittadini del territorio. Inoltre, Confartigianato Verona sta preparando un elenco di imprese qualificate nel settore degli impianti fotovoltaici.
“Abbiamo dimostrato, tramite simulazioni numeriche basate su un impianto reale, che è possibile ottenere un trade-off tale da permettere una produzione energetica quasi-ottimale e una esposizione solare delle colture quasi-ottimale rispetto a un dato riferimento d’ombra/esposizione”, ha detto Nicola Mignoni, autore corrispondente, a pv magazine Italia.
Un articolo pubblicato dagli scienziati del King’s College di Londra suggerisce che i pannelli solari spaziali (Sbsp) potrebbero ridurre dell’80% il fabbisogno europeo di energia rinnovabile terrestre, compreso un taglio di oltre il 70% nell’utilizzo delle batterie per lo stoccaggio di energia. Gli autori sono ora in contatto con aziende leader del settore, come Space Solar.
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