Lo fa sapere SENEC Italia riferendosi ai costi di rifornimento delle auto elettriche aziendali alimentate grazie ad un impianto fotovoltaico in PPA rispetto ad una flotta di veicoli a gasolio.
Presso la sua sede di Milano, Siemens ha ampliato i metri quadri di fotovoltaico, già presente sui tetti di due edifici del quartier generale. Il nuovo impianto è frutto della trasformazione del parcheggio aziendale in un parco fotovoltaico “con una capacità di generazione totale di 456 MWh all’anno”.
NIO e LONGi Green Energy Technology hanno stretto un accordo di cooperazione strategica per promuovere l’uso di energia fotovoltaica nelle stazioni di ricarica e di scambio delle batterie. Costruiranno stazioni integrate di accumulo fotovoltaico e collaboreranno anche sul V2G – vehicle to grid – ma anche sulla definizione di standard industriali per la mobilità elettrica.
Per la ricarica dei suoi veicoli elettrici, Stellantis ha stretto una partnership con Ample al fine di utilizzare la sua tecnologia di scambio dei moduli batterie, in grado di garantire una carica completa in meno di cinque minuti. In Europa, il lancio del programma è previsto nel 2024 su una flotta Free2move di Fiat 500e in car sharing.
Il nuovo parco di ricarica si chiama Neogy Hub Fiera Bolzano ed è stato realizzato a Bolzano da Neogy, joint venture di Alperia e Gruppo Dolomiti Energia, in collaborazione con Fiera Bolzano. L’azienda dichiara che si tratta del primo hub di ricarica pubblica in Trentino-Alto Adige aperto a tutte le macchine elettriche e il primo in Italia dotato di stazioni di ricarica da 400 kW.
Grazie ad un investimento da 40 milioni di euro sorge nel complesso industriale di Mirafiori, a Torino, e permetterà di sviluppare e testare i pacchi batteria per veicoli elettrici che andranno ad alimentare i futuri prodotti della gamma Stellantis. Il sistema di alimentazione del centro può gestire fino a 1,2 kV e 2,2 MW per cella di prova.
IBIS, acronimo di Intelligent Battery Integrated System, è un progetto di ricerca francese a cui partecipano aziende e istituzioni accademiche finalizzato allo sviluppo di un sistema di accumulo di energia più efficiente e meno costoso. Il prototipo, che arriva dopo quattro anni di progetti, modelli e simulazioni, integra le funzioni di inverter e caricatore.
Be Charge, società controllata interamente da Plenitude (Eni), riceverà la somma dalla Commissione Europea e l’italiana Cassa Depositi e Prestiti per realizzazione entro il 2025 di una delle più grandi reti di ricarica ad alta velocità in Europa. L’obiettivo è favorire lo sviluppo delle infrastrutture dedicate alla mobilità elettrica.
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