2O23: l’anno del cambiamento strutturale

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Il 2023 sarà ricordato come l’anno nel quale il mercato del fotovoltaico italiano avrà strutturalmente cambiato tendenza, e la recente fiera K.EY Energy di Rimini ne è conferma: l’installato secondo le previsioni supererà i 3 GW, è iniziata la diffusione delle prime comunità energetiche, lo storage è definitivamente decollato, l’agrovoltaico è una solida tendenza e sta trasformando il settore, mentre pompe di calore e mobilità elettrica lavorano sempre più in sinergia per trovare un nuovo equilibrio tecnologico e di applicazione. L’idrogeno ha ancora un po’ di strada da fare prima di entrare pienamente nel mercato, ma anche in questo ambito il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sta finanziando i primi progetti. Analizziamo i vari segmenti di mercato e le relative tendenze a breve e medio termine.

Settore retail

Come sappiamo le installazioni nel settore retail sono state “dopate” negli ultimi anni dal superbonus al 110% e dallo sconto in fattura, abituando purtroppo la clientela da un lato al fatto che, senza incentivo, la fattibilità di un impianto è dubbia, e dall’altro a prezzi molto più elevati rispetto a quanto avveniva solo due o tre anni fa.

In attesa del solito tempo di assestamento del mercato, nei prossimi mesi avremo probabilmente una contrazione, per poi proseguire nell’ultimo trimestre dell’anno con una inversione di tendenza.

Sempre nel settore retail lo storage sta diventando uno standard di tutti i nuovi impianti, e gli ultimi abbassamenti del costo del litio (dopo quasi due anni di aumenti) aiuteranno la diffusione della tecnologia.

L’accoppiamento fotovoltaico e pompa di calore sta diventando finalmente conoscenza comune e diffusa, anche se un ulteriore e rapido contributo alla decarbonizzazione per riscaldamento e acqua calda sanitaria potrebbe derivare da un nuovo rilancio del solare termico, magari abbinato a pompe di calore e comunità energetiche.

Settore C&I

Il settore industriale e commerciale, forte dei rilevanti aumenti dell’energia ha rivolto nuova ed importante attenzione al settore fotovoltaico, e se da un lato le aziende in gran parte eseguono investimenti per proprio conto, in sempre più casi chi ha disponibilità di tetti o parcheggi o terreni preferisce usufruire di una tariffa scontata e fissa di lungo periodo, lasciando sostenere l’investimento a operatori professionali esterni.

Anche in questo caso la tendenza è strutturale, e sarà enfatizzata ancor più dalle possibilità offerte dalle comunità energetiche e dalla diffusione della mobilità elettrica anche nelle flotte aziendali, vero potenziale driver di sviluppo di settore. 

Settore Utility Scale

Il settore utility scale è oramai in corsa, le richieste di solo fotovoltaico superano i 120 GW, e i vari decreti  semplificazione cominciano a fare i loro effetti. Non quintuplicherà il mercato istantaneamente, come magari avremmo bisogno, ma le maglie autorizzative si stanno aprendo (finalmente) sempre più, ed almeno il 65/70% in termini di potenza del nuovo installato 2023 a mio avviso sarà originato proprio da questa tipologia di impianti.

Lo sviluppo di impianti fotovoltaici si sta spostando sempre più lato centro e nord, forte di una concentrazione oramai troppo estesa di impianti fotovoltaici nelle regioni ad alta irradiazione, e l’agrovoltaico sta diventando standard di mercato per impianti con potenza superiore ai 10 MW.

Si inizia a parlare seriamente di impianti galleggianti, che tra l’altro contribuiscono anche a proteggere la risorsa idrica, e sono in fase di sviluppo i primi progetti. Inizia dal Sud invece lo sviluppo di sistemi di stoccaggio di grandi dimensioni, indispensabili abilitatori della transizione energetica, anche se ancora si attendono regole certe per aste e capacity market.

Uno dei  problemi del settore riguarda invece l’approvvigionamento di inverter, con uno shortage già visibile ora per potenze superiori ai 50 kW, e sicuramente la carenza di EPC adeguatamente strutturati sotto il profilo tecnico ed economico presto si farà sentire.

Questo articolo fa parte di una serie di articoli curati da Mauro Morini per pv magazine Italia. L’articolo precedente era focalizzato su DL Semplificazioni.

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