Il progetto fotovoltaico di Enel sulle infrastrutture idroelettriche
Nella centrale idroelettrica marchigiana di Montelupone, Enel Green Power sta realizzando una copertura fotovoltaica su un canale di derivazione: una soluzione innovativa che non comporta nuova occupazione di suolo. A pv magazine l’azienda ha rivelato più dettagli.
Nella centrale idroelettrica di Montelupone, Enel Green Power sta realizzando una copertura fotovoltaica su un canale di derivazione. Si tratta di una soluzione che non comporta nuova occupazione di suolo e presenta vantaggi in termini di miglior gestione dell’acqua, sicurezza e sostenibilità. “La potenza dell’impianto fotovoltaico è di 1 MWp grazie a 2.720 3SUN tipo HJT EVA 365Wp-370Wp e 5 inverter”, Enel ha spiegato a pv magazine.
Sullo sfondo della storia c’è un vecchio mulino ad acqua del Trecento che all’epoca fungeva anche da fortificazione, mentre oggi è un pittoresco rudere sul fiume Potenza, le cui acque alimentano la centrale idroelettrica di Montelupone (Macerata).Qui ora sorge il cantiere di Enel cantiere per la realizzazione dell’innovativo impianto fotovoltaico a parziale copertura del canale di derivazione, opera artificiale costruita per portare l’acqua alla centrale e poi immetterla di nuovo nel fiume.
“È il nostro nuovo modo di coniugare energia idroelettrica e solare, entrambe fonti pulite e rinnovabili, con una convergenza che genera una nuova tipologia di impianto ibrido, avveniristico, sotto lo sguardo silenzioso del vecchio mulino”, ha detto Enel in una nota stampa.
Il più evidente vantaggio della “solarizzazione” del canale è lo spazio non occupato dai pannelli a terra e il ridotto impatto paesaggistico e sulla biodiversità: l’acqua che dal fiume Potenza entra nel canale viene filtrata in corrispondenza dell’opera di presa, con grate a protezione della centrale idroelettrica.
C’è anche un vantaggio prezioso, e lungimirante, nei sempre più frequenti periodi di siccità: l’ombreggiatura creata dalla copertura fotovoltaica riduce l’evaporazione, cioè la perdita d’acqua, che limiterebbe sia la produzione idroelettrica, sia il prelievo irriguo. Inoltre, l’installazione di telecamere a circuito chiuso sarà un deterrente contro il furto dei pannelli, ma anche contro i prelievi illegali d’acqua e gli sversamenti di rifiuti. Questo comporterà una migliore sicurezza del canale.
Il progetto di Montelupone sarà seguito a breve da quello già autorizzato di Narzole, in provincia di Cuneo.
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