La Francia amplia i limiti delle “comunità energetiche”

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Il governo francese ha approvato ufficialmente il decreto previsto per aumentare la distanza massima tra i membri delle comunità energetiche per l’autoconsumo da 2 km a 20 km.

In base alla nuova normativa, le iniziative di autoconsumo collettivo possono espandersi fino a 10 km nelle regioni periurbane (in prossimità di un centro urbano) e fino a 20 km nelle aree rurali. Questo perimetro specifica la distanza tra i due partecipanti più lontani all’interno di una comunità energetica. Per soddisfare questi criteri aggiornati, la persona giuridica organizzatrice deve comunque richiedere un’esenzione dal precedente requisito di distanza.

“I comuni che possono essere considerati a carattere rurale sono quelli appartenenti alle categorie città rurali, ambienti rurali con habitat disperso e ambienti rurali con habitat molto disperso”, hanno dichiarato le autorità francesi. “I comuni che possono essere considerati a carattere periurbano sono quelli appartenenti alle categorie piccole città e cinture urbane della griglia di densità comunale stabilita dall’Istituto Nazionale di Statistica”.

A marzo, la Francia ha introdotto le comunità energetiche dopo un’ampia fase pilota. Il concetto di comunità energetica unisce consumatori vicini e produttori di energia fotovoltaica in un’unica entità di autoconsumo.

Allo stesso modo, diversi altri Paesi europei, come Italia, Spagna e Portogallo, hanno implementato misure per facilitare la crescita delle comunità energetiche.

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