Consorzio di ricerca europeo vuole eliminare gli ostacoli all’adozione del BIPV

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Una dozzina di aziende partecipano a Enabling Massive Integration of PV into Buildings and Infrastructure, un’iniziativa quadriennale denominata MASS-IPV. Il progetto è stato avviato a novembre per migliorare la penetrazione del BIPV nel mercato solare globale.

I ricercatori hanno affermato che, nonostante i molti anni di sviluppo, il BIPV è ancora una nicchia del mercato solare, con un contributo di soli 7 GW alla capacità fotovoltaica complessiva installata di 209 GW in Europa nel 2022.

Il progetto prevede diverse attività, tra cui l’installazione di sistemi BIPV in edifici industriali, residenziali, uffici, edifici storici e una barriera acustica verticale in quattro località europee.

Tra le aziende coinvolte figurano la francese Enerbim, società di software per la modellazione delle informazioni sugli edifici (BIM), la società di ingegneria cipriota Stratagem Energy e Over Easy Solar, azienda norvegese specializzata in impianti fotovoltaici verticali su tetto. Inoltre, partecipano quattro aziende spagnole: Izpitek Solar, il produttore di alluminio Acucoil, la società di design industriale Branka Solutions e lo sviluppatore di soluzioni BIPV Sunthalpy Engineering.

Sono presenti anche tre aziende olandesi, tra cui l’editore BIPV.world, Tulipps Solar e il fornitore di piattaforme di materiali circolari Madaster Shared Services. Inoltre, partecipano l’azienda ticinese di tende veneziane fotovoltaiche iWin Innovative Windows e Silla Industries, un’azienda italiana di mobilità elettrica.

Tra i gruppi di ricerca e le associazioni coinvolte figurano l’Istituto Fraunhofer per i sistemi di energia solare (ISE) in Germania, i gruppi spagnoli Fundación Cidetec e Tecnalia Research & Innovation, l’Università norvegese di scienza e tecnologia, l’AESS, Associazione italiana per l’energia e lo sviluppo sostenibile, la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e l’Associazione federale tedesca per la bioedilizia.

Il progetto è stato finanziato dal programma Horizon Europe dell’Unione Europea ed è coordinato dal Fraunhofer ISE. Il costo totale stimato del progetto è di 8,67 milioni di euro (9,6 milioni di dollari), con un contributo dell’Unione Europea di 7,19 milioni di euro.

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