Cefla: cogenerazione e fotovoltaico possono convivere, ma….

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Mario Gargano, Sales Manager Energy Italia del gruppo industriale Cefla, ha spiegato il rapporto tra cogenerazione e fotovoltaico, spiegando che l’idrogeno è una possibilità per gli impianti CHP, ma a molte condizioni.

pv magazine: Che rapporto sussiste tra il fotovoltaico e Nova? Pensate che le due tecnologie possano convivere? In che modo?

Mario Gargano: Il rapporto tra fotovoltaico e Nova è lo stesso che esiste con una normale cogenerazione, per far sì che le due tecnologie convivano va fatto uno studio analitico in quanto troppo fotovoltaico può precludere l’installazione di Nova.  Le tecnologie possono convivere, ma attraverso un bilanciato studio delle energie in campo e dei momenti in cui queste energie servono all’utilizzatore finale.

Nova è una soluzione modulare che parte da una potenza di 330kW o 660kW, che può essere facilmente personalizzabile/scalabile in caso serva una potenza maggiore. Per ora quali sono stati i soggetti interessati?

Al momento i soggetti che si stanno interessando a questa tecnologia sono i più disparati, attività produttive e non. Per esempio: ceramiche, alimentari, ospedali, data center, cliniche.

In generale qual è il profilo del cliente tipo?

Il profilo del cliente tipo è un’attività produttiva (fabbrica) o un ente (ospitate, data center) che necessita di energia elettrica 365 giorni l’anno 24h/24h, 7 giorni su 7 andando ad aggredire, in termini di copertura consume energetici, il base load ovvero l’energia sempre consumata in tutte le ore dell anno

Da quali geografie avete rilevato maggiore interesse? Avete già venduto alcune di queste soluzioni?

Il discorso geografico è indifferente stiamo guardando opportunità da nord a sud, al momento installata e funzionante ci sono 2 impianti in Italia: 1MW in Ferrari Automobili, 330 kW presso stabilimento produttivo Cefla. Nel corso di quest’anno e con l’inizio del prossimo le installazioni aumenteranno in virtù di trattative che stanno arrivando alla chiusura.

Nova può usare metano, biometano, biogas e idrogeno, giusto? Ma una volta che inizia a usare un particolare combustibile o un particolare mix deve continuare a usarlo poi per tutta la durata della cella, giusto? Potete spiegare?

Sì. Nova è una tecnologia flessibile in termini di combustibile e confermo i vari vettori nominati in domanda, dividerei il mondo in 3 macro tipologie biogas, metano di rete ed idrogeno. L’impianto Nova che parte a metano più usare un blend di idrogeno fino al 20% del suo fabbisogno senza bisogno di modificare la macchina, fino ad un 50% di blend metano idrogeno c’è bisogno di modificare la macchina, il tutto essendo partiti al giorno zero con un impianto alimentato esclusivamente a metano. Poi c’è la possibilità di alimentarlo 100% idrogeno. tutte queste percentuali devono essere mantenuti costanti nel tempo, per esempio: nel caso di un blend di 80% metano e 20% idrogeno, questo essere sempre dato in questa percentuale alla macchina.

Potete spiegare l’efficienza di Nova?

Nova ha un’efficienza elettrica garantita del 54% e una disponibilità del 95%, l’efficienza elettrica non ha paragoni con alcuna tecnologia per la produzione elettrica.

Avete dei target di produzione? Da quale settore vi aspettare la maggiore richiesta?

Il target è in costruendo essendo lo stesso mercato in questione in costruendo ma ci aspettiamo molte soddisfazioni dal mondo industriale e dal mondo biogas.

Usate fuel cell di Bloom Energy. Intendete continuare la collaborazione? Pensate che Bloom Energy abbia la capacità di aumentare la propria capacità produttiva?

La partnership con Bloom è solida il rapporto di collaborazione ottimo, ci aspettiamo di continuare insieme questo cammino virtuoso ancora per molti anni. Siamo solo all’inizio di quest’avventura.

Circolano rumour secondo cui Bloom Energy potrebbe aprire uno stabilimento in Europa, forse anche in Italia. Cosa sapete e cosa potete dirci a riguardo?

È una domanda da fare a Bloom e non a Cefla ma se dovessero aumentare i volumi europei credo sia naturale dover pensare di fare qualcosa sul territorio europeo.

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