Con i soli voti della maggioranza – 32 -, l’astensione delle opposizione – 21 – e un voto contrario, il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato il disegno di legge n. 15/A “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio, dei beni paesaggistici e ambientali”. La moratoria diventa quindi legge ed entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
L’articolo 2 “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio” è stato approvato con la modifica orale, avanzata da Antonio Solinas (Pd) che introduce le parole “nelle more dell’approvazione” al posto di “nell’attesa dell’approvazione” delle aree idonee.
Francesco Spanedda, assessore all’Urbanistica, ha dichiarato che “non è un provvedimento di timidezza l’intenzione è solo quella di introdurre una moratoria e lavorare a una prospettiva”. Quanto agli emendamenti bocciati, Spanedda ha chiarito che se ne terrà conto nel momento in cui si lavorerà alla definizione delle aree idonee.
Successivamente il vicepresidente Giuseppe Frau (Uniti per Todde) ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno unitario che impegna la Giunta a valutare “l’istituzione di un’imposta regionale sulle produzioni di energia da fonti rinnovabili ed assimilate per gli impianti di tipo industriale non ricadenti in regime di autoconsumo o in ambito di comunità energetica, realizzati nel territorio regionale o in aree marine adiacenti”.
Nel documento si invita l’esecutivo a: definire i criteri di applicazione e calcolo dell’imposta; sviluppare un sistema di riscossione efficiente e trasparente; individuare la destinazione delle entrate secondo la specificità sociale, ambientale ed energetica dei territori interessati. Il presidente della Quarta Commissione, Roberto Li Gioi, e l’assessore Spanedda hanno espresso parere favorevole. L’ordine del giorno è stato successivamente approvato all’unanimità.
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