Solactive sostiene che il riciclo di pannelli, nel caso di un’ottimizzazione del processo e di investimenti in questa direzione, potrebbe portare a coprire oltre il 20% del fabbisogno di materie prime per l’industria.
Alcuni scienziati cinesi hanno delineato una nuova architettura di sistema per le facciate continue fotovoltaiche integrate sottovuoto (VPV). Il team sostiene che il nuovo design può ridurre il consumo energetico degli edifici e produrre più energia elettrica.
Silfab Solar ha dichiarato di aver investito 150 milioni di dollari in un nuovo impianto di produzione nella Carolina del Sud. Ha inoltre lanciato nuovi pannelli solari residenziali e commerciali.
La prova nel porto di Valencia testerà i pannelli solari realizzati con oltre il 90% di materiali plastici e il comportamento strutturale per ottimizzare i carichi ambientali causati da onde, correnti e vento.
In una nuova rubrica mensile per pv magazine, l’International Solar Energy Society (ISES) spiega quanta energia solare fotovoltaica potrebbe essere ricavata dai terreni agricoli liberati nei Paesi densamente popolati e in declino demografico.
Scienziati indiani hanno prodotto lingotti di polisilicio di elevata purezza da celle solari riciclate utilizzando una tecnica conosciuta come “spark plasma sintering” (SPS) e sostengono di poter raggiungere un livello di purezza paragonabile ai prodotti disponibili in commercio.
Rina, in collaborazione con SEA Aeroporti di Milano e Confindustria Varese, ha lanciato il progetto che, entro settembre 2027, vuole creare un ecosistema su tutta la filiera dell’idrogeno in ambito aeroportuale.
Stefano Masini, responsabile Ambiente e Territorio Coldiretti ha detto a pv magazine Italia che i progetti agrivoltaici sono stati spesso una scappatoia rispetto all’impossibilità di incentivare il fotovoltaico a terra nei suoli agricoli. Ha però sottolineato che l’agrivoltaico avanzato potrebbe risultare utile al mondo agricolo grazie al requisito del monitoraggio che potrebbe portare le imprese agricole a cimentarsi nell’applicazione di tecnologie avanzate.
La durata di vita dei sistemi di accumulo di energia a batterie residenziali è influenzata da molteplici fattori.
Un team di ricerca del Politecnico di Milano ha analizzato l’impatto sulla rete delle Comunità Energetiche, evidenziando l’importanza delle logiche di massimizzazione dell’autoconsumo.
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