L’autoconsumo in Spagna cala del 17% nel primo trimestre 2025

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Nel primo trimestre del 2025 cala del 17% il tasso di crescita delle nuove installazioni fotovoltaiche in autoconsumo rispetto all’anno scorso. È quanto emerge dai dati preliminari dell’Unione fotovoltaica spagnola (Unef).

Sebbene il volume delle nuove installazioni in autoconsumo registrato nel primo trimestre sia simile a quello del primo trimestre del 2024, il confronto con la media trimestrale del 2024 mostra un calo del 14% nel residenziale, del 17% nel commerciale e del 20% nell’industriale.

L’Unef attribuisce questo calo più netto delle installazioni industriali al periodo di maturazione più lungo di questi progetti rispetto a quelli residenziali e commerciali, e osserva che il calo dell’industria nel 2025 è in linea con quello registrato nel residenziale e nel commerciale nel 2024.

In questo senso, la compagnia petrolifera portoghese Galp sta valutando l’ipotesi di licenziamenti nella divisione rinnovabili e la chiusura dell’attività di autoconsumo. Come è successo ad altri concorrenti come BP, Galp ha deciso di rivedere i costi fissi della sua attività nelle rinnovabili in un momento delicato del mercato. Poche settimane fa, EDP ha annunciato la chiusura della sezione autoconsumo in Spagna e il Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica (Fiee) ha completato l’acquisizione completa di Cubierta Solar.

L’anno scorso l’autoconsumo è diminuito del 31% rispetto al 2023 (26% secondo i calcoli dell’Appa): il calo dei prezzi dell’elettricità e la scomparsa dei sussidi hanno causato un aggiustamento del settore, il più pronunciato nel settore industriale, con il 34% in meno rispetto al 2023.

“Per incentivare gli investimenti nell’autoconsumo è essenziale che i consumatori vedano un aumento significativo dei loro risparmi. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario aumentare la parte variabile della bolletta e ridurre quella fissa. Attualmente, i pedaggi pubblicati dalla Cnmc sono suddivisi in 75% per la parte fissa e 25% per la parte variabile, una distribuzione che non aiuta a garantire che l’autoconsumo rappresenti tutti i risparmi che può potenzialmente fornire”, afferma José Donoso, direttore generale dell’Unef.

La nuova proposta di legge sull’autoconsumo è attualmente all’esame del ministero per la Transizione ecologica che sta studiando le oltre 650 segnalazioni pervenute nella consultazione pubblica.

Il settore fotovoltaico auspica che vengano inserite le proposte che richiede da tempo, come la semplificazione dell’iter per gli impianti fino a 500 kW di potenza immessa in rete, l’aumento a 5 km della distanza massima tra il punto di generazione e il punto di consumo o misure per promuovere l’autoconsumo collettivo. In particolare, l’Unef chiede che l’autoconsumo collettivo possa condividere le eccedenze e che venga definita la figura del “gestore dell’autoconsumo collettivo”.

Per quanto riguarda la semplificazione delle procedure, chiede di aggiornare l’esenzione dal permesso di accesso e connessione per tutti gli impianti che immettono in rete meno di 15 kW e che questa scala non sia basata sulla potenza installata, dato che attualmente la potenza di un impianto è calcolata come la somma della tecnologia fotovoltaica e delle batterie dell’impianto stesso.

Alla fine del 2024, in Spagna ci saranno 8.137 MW di autoconsumo, di cui 1.182 MW installati lo scorso anno. Per raggiungere gli obiettivi del Pniec spagnolo, il tasso annuale di nuove installazioni entro il 2030 dovrebbe essere, in media, di almeno 1.810 MW all’anno.

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